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Chanel paga 1,3 milioni annui per ampliare la boutique di Galleria Vittorio Emanuele

Il brand occuperà gli spazi dello storico albergo diurno Cobianchi insieme all'ex-boutique di Oxus

Chanel paga 1,3 milioni annui per ampliare la boutique di Galleria Vittorio Emanuele  Il brand occuperà gli spazi dello storico albergo diurno Cobianchi insieme all'ex-boutique di Oxus

Chanel ha firmato una nuova convenzione con il comune di Milano per occupare gli spazi dello storico albergo diurno Cobianchi in Galleria Vittorio Emanuele a Milano e per ampliare la sua boutique includendo l’adiacente spazio di Oxus, che era andato via dalla Galleria nell’ottobre del 2020. L’affitto che il brand si è impegnato a pagare è di 1,3 milioni di euro l’anno per i prossimi 18 anni – lo spazio complessivo che Chanel si ritroverà a occupare è di 1.351,94 metri quadrati con un investimento previsto per la riqualificazione di oltre 1,8 milioni. Nello specifico, lo storico albergo diurno Cobianchi sarà impiegato come area espositiva, di vendita di prodotti e trattamenti beauty, lasciando intendere che gli spazi liberty dell’ex-albergo diurno potrebbero diventare visitabili anche dal pubblico generale in occasione di eventi e mostre.

È particolarmente interessante, nella vicenda, il recupero dell’albergo diurno Cobianchi che, insieme all’ex-albergo diurno Venezia in piazza Oberdan, costituisce uno dei pochi esempi sopravvisuti di questo tipo di struttura ricettiva nata nella prima metà del ‘900. Specialmente durante gli anni ’20, la catena di alberghi diurni sotterranei fondata da Cleopatro Cobianchi rappresentò infatti una nuova frontiera del lusso, una risposta all’incremento del traffico turistico in Italia, che forniva in una struttura unitaria situata nei principali centri cittadini una serie di servizi estetici simili alle moderne spa, con l’aggiunta però di barbieri e coiffeur ma anche agenti di cambio. Le strutture, progettate dai migliori architetti dell’epoca, sono oggi uno straordinario documento del lusso ai tempi dell’Art Decò – la cui funzione, oggi, può essere rivisitata dai brand di lusso come Chanel che si occupano anche di beauty.