Fendi firma il restauro da 2,5 milioni di euro del Tempio di Venere a Roma

Fendi è un brand legatissimo alla città di Roma, sia perché la capitale è la città in cui il brand è nato, sia perché il brand stesso ha spesso creato un parallelismo tra la propria identità e il mondo classico. Un legame che da ieri è diventato ancora più forte, con l’annuncio del completamento dei restauri delle rovine del Tempio di Venere e Roma a cui Fendi ha contribuito con 2,5 milioni di euro – proprio il Tempio di Venere tra le altre cose era stato la location dello show Couture 2019 di Fendi oltre che della sua cena al chiaro di luna da 600 coperti dopo lo show. 

Il tempio è forse uno dei monumenti più iconici del Parco Archeologico del Colosseo, il più grande edificio religioso di Roma antica disegnato dall’imperatore Adriano in persona. Nell’antichità, il tempio era dedicato, oltre che a Venere, anche al culto di Roma Eterna – e per questo Silvia Venturini Fendi lo ha definito in una dichiarazione «la culla spirituale della nostra città». I lavori di restauro, durati 15 mesi, hanno coinvolto oltre 60 professionisti e si sono concentrati sugli aspetti strutturali e decorativi ma anche su un sistema di illuminazione che valorizzi le rovine monumentali dell’edificio nel contesto del panorama cittadino.

Tra i vari progetti di Fendi dedicati al restauro e alla salvaguardia dei monumenti di Roma, c’è stato quello del 2015 dedicato alla Fontana di Trevi, anch’essa poi diventata il set dello show Couture 2016 del brand; il progetto Fendi for Fountains che ha riguardato il complesso delle Quattro Fontane, oltre che di altre fontane storiche come quelle del Pincio e del Gianicolo; l’installazione di una statua di Giuseppe Penone in Largo Goldoni, davanti la boutique del brand e, infine, la partnership di tre anni con Galleria Borghese.