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L'ultimo show di Virgil Abloh è stato la chiusura di un cerchio

Il commovente tributo di Louis Vuitton al suo direttore artistico

L'ultimo show di Virgil Abloh è stato la chiusura di un cerchio Il commovente tributo di Louis Vuitton al suo direttore artistico

Ieri notte (erano le cinque in America, ma mezzanotte in Italia) è andato in scena a Miami lo show SS22 di Louis Vuitton – uno show particolarmente importante in quanto l’ultimo organizzato sotto la direzione artistica di Virgil Abloh prima della sua prematura scomparsa. La direzione artistica di Louis Vuitton è stata il grande capolavoro di Abloh, il punto più alto di una carriera che, fino a pochi mesi prima della triste notizia di domenica scorsa, era pronta per spiccare un ulteriore volo tra i massimi dirigenti di LVMH, una posizione che gli avrebbe permesso di estendere la sua mentorship e il suo supporto ai giovani designer attraverso l’intera industria del luxury. Ma la vicenda della morte di Abloh è una storia con all'interno tante altre storie, un'insieme di vicende che ieri notte hanno visto la loro chiusura ideale in quella che è stata più di una sfilata, somigliando a tutti gli effetti a un ultimo saluto in cui tutto ha trovato un compimento.

La collezione, raccontata in una scenografia semplice nella sua complessità, è sembrata essere la summa del lavoro di Abloh nella maison francese, portando al punto più alto il lavoro del designer dal 2018 ad oggi in un insieme di infuenze in cui si sono intrecciate storie più o meno piccole, momenti che hanno raccontato Virgil Abloh in tutte le sue sfaccettature. Non solo il designer, celebrato in un evento che rimarrà nella storia del fashion system, ma anche il musicista, il creativo e l'uomo. Perché lì, come in molti avevano sperato, c'erano davvero tutti quelli che con Virgil Abloh avevano condiviso una vita incredibile, pionieri di una generazione che adesso viviamo senza nemmeno rendercene conto, i padri fondatori di quel concetto astratto che chiamiamo "streetwear" e che Virgil Abloh ha ridefinito con il suo lavoro. C'era Kid Cudi in passerella, così come nello show del 21 giugno 2018 nei giardini del Palais-Royale, ma c'erano anche Ye, Pharrell, Jerry Lorenzo, Don C, Samuel Ross, Matthew Williams, Sean Wotherspoon e tantissimi altri. Qualcuno l'ha definito un funerale, un ultimo addio pubblico per regalare il giusto tributo al lavoro di Abloh, ma forse sarebbe meglio dire che ieri notte si è chiuso un cerchio iniziato nel 2009 alla Paris Fashion Week e racchiuso in un post di Lorenzo in cui la caption "only we know the bond that holds us together" racconta in poche parole la vera storia dietro quando visto ieri notte.

Aver assistito a questo momento è stato un privilegio, probabilmente uno dei più grandi che avremo in questo mondo, perché se ieri notte Ye e gli altri hanno dato il loro ultimo saluto al loro amico più caro, forse in quei venti minuti di show abbiamo fatto parte tutti quanti di quella grande famiglia, un gruppo eterogeneo senza nome e pieno di facce diverse passate dall'estasi per l'ultima occhiata al lavoro di Abloh agli occhi lucidi davanti ai fuochi d'artificio finale o al team di Virgil in passerella. Ieri sera si è chiuso un cerchio, noi c'eravamo (seppur solo virtualmente) ed è stato bello.

"Nobody else had swag, man, we the Rat Pack
Virgil Pyrex, Don C snapback
Ibn diamond, Chi-town shining"

Kanye West - I Am a God