La nuova estetica americana della capsule Tommy x Timberland
Ne abbiamo parlato con Tommy Hilfiger, Christopher Raeburn e Lee Holman
27 Ottobre 2021
«Tornando a guardare le immagini più iconiche della cultura pop anni ‘90», ha raccontato Tommy Hilfiger «i nostri abiti erano spesso abbinati agli stivali Timberland». Tutta una serie di influenze che la nuova capsule Tommy Hilfiger x Timberland ha catturato portando insieme due icone della moda di quegli anni unendo lo stile hip-hop newyorchese alle suggestioni preppy originatesi nei college dell’Ivy Leage con lo street cred del Bronx e di Harlem. Una nostalgia di quello stile casual-cool degli high school americani che è tornata alla grande nel 2021 – un anno in cui, come scriveva un anonimo utente di Twitter, «tutti hanno iniziato a vestirsi come il cool teenager che volevano essere negli anni ‘90». E in quegli anni l’intuizione di Hilfiger stesso insieme all’appeal utility di Timberland crearono una commistione unica: «La cultura ha dato forma ai nostri brand», ha continuato Hilfiger, «e quei brand hanno cambiato il panorama della moda di quegli anni». Un patrimonio che quest’anno, sulla scorta dell’ondata di nostalgia per lo stile americano iniziata con il Met Gala, è tornato in vita con il dialogo dei due brand o, come lo ha definito Lee Holman, Chief Design Officer di Tommy Hilfiger, uno «scontro».
La parola «scontro» usata dal designer del brand riguarda forse più il dinamismo visivo della collezione, dell’ «energia e dello stile dello streetwear anni ‘90» – in quanto, come lui stesso ha sottolineato sono stati proprio i consumatori a portare insieme i due brand in quegli anni. La nuova capsule serve dunque da un lato a ufficializzare questa unione e dall’altro a «celebrare e rifunzionalizzare il nostro heritage condiviso», come ha invece raccontato Christopher Raeburn, direttore creativo di Timberland. Proprio per quest’ultimo, la creazione della capsule a partire dagli archivi dei due storici brand è stata come un lavoro archeologico: «andare a ritrovare pezzi storici e fare in modo di farli evolvere, aggiornarli e migliorarli per i consumatori di oggi».
Una doppia storia parallela che può essere sintetizzata nei due item più iconici del repertorio americano ridisegnati nella capsule: per Lee Holman si tratta della varsity jacket «che recupera il nostro heritage collegiale unendolo alla comodità dell’amatissima fleece di Timberland»; per Raeburn si tratta invece del classico stivale Timberland «remixato con il DNA di Tommy Hilfiger» che «anche senza logo urla Timberland e Tommy». Ma, come lo stesso Hilfiger spiega, «il potere di una collaborazione è unire il meglio che ciascun brand ha da offrire», e dunque la collaborazione si comporrà di due capitoli: il primo, in arrivo domani, che si concentra sulla celebrazione dell’heritage dei due brand, rievocando dunque il passato; e un secondo all’inizio del mese prossimo che invece proverà a immaginare un futuro fatto di eco-innovation e tecnologie sostenibili.