I 6 trend di street style visti alle ultime fashion week
Prendete nota
28 Settembre 2021
Spesso la strada è uno specchio delle mode più sincero di qualunque passerella. Durante le recenti fashion week di Londra e Milano, buyer, stampa e insider della moda di ogni genere si sono riversati per le strade delle grandi capitali della moda con indosso il meglio del proprio guardaroba di stagione. È stata un’occasione unica per vedere come interpreta la moda chi la vive in prima persona - e i reportage di street style di nss magazine sono un autentico forziere di ispirazioni, idee e trend presenti e futuri.
Analizzando questi street style, si possono estrapolare alcuni dei trend di stagione che domineranno la moda per i prossimi mesi – ecco quali sono i principali sei.
1. Scarpe non convenzionali
Tacchi dalle geometrie assurde, mules, zeppe trasparenti e decolleté in rete, clogs di pelle, sandali pelosi, stivali di gomma glitterati, stivali di morbida trapunta e, specialmente qua a Milano, una pioggia di platform shoes testurate di Prada. Mai come in queste ultime fashion week le scarpe classiche sono rimaste anonime e ordinarie, in concomitanza con una retrocessione delle sneaker a favore del cuoio e dei modelli privi di lacci. Molto degno di nota, specialmente dopo il lockdown, è il fatto che la diffusione di scarpe slip-on sembri essere un’evoluzione delle ciabatte che tanto abbiamo indossato nel corso del 2020.
2. Occhiali audaci
Nel corso della fashion week non sono mancati modelli classici, è vero, ma nei nostri reportage è abbondato un eyewear decisamente audace e vistoso. Non si è nemmeno trattato di una forte presenza di loghi: sono le montature a essere diventate più grandi, più colorate, più scultoree. Se fosse lecito fare ipotesi, diremmo quasi che molti di questi modelli sono diretti eredi degli occhialoni anni ’70 dei nostri nonni – e in parte la cosa è vera. In effetti un po’ di nostalgia c’è, specialmente per quanto riguarda gli occhiali fascianti, un po’ a mosca dei primi 2000 – ma tutto il resto è pura modernità.
3. Pantaloni di pelle
Tra tutti gli item pensabili che potevano essere recuperati dal passato, i pantaloni di pelle erano davvero i più imprevisti. Vuoi per la loro texture alternativa ai tessuti più classici, reputati banali; vuoi per la loro implicita espressione di eccesso e sensualità; vuoi per il loro scintillio che si fa notare da lontano anche con un look total black – i pantaloni di pelle sono tornati alla grande sulle strade di Londra. In Italia se ne sono visti alcuni ma si sa che la moda del Regno Unito è la più progressista. E se di pelle non si tratta allora è latex – un’altra conferma del grande ritorno dei primi 2000, Matrix e Ricky Martin inclusi.
4. Completi incompleti
I più puristi li definiranno “spezzati”, ma non viviamo in un’epoca di purismi. Quest’anno giacche e blazer hanno finalmente rivisto la luce del sole ma non più per ricoprire il ruolo di indistinguibili uniformi della vita corporate. Oggi i completi sono genderless, oversize, colorati e compositi – il loro fascino old world diventa ancora maggiore quando sono piegati e vissuti, animati dalla patina del tempo, indossati insieme a scarpe o accessori ipermoderni.
5. I toni della terra
Di colori se ne sono visti a migliaia, però, nero e blu a parte, il fascino dei toni della terra rimane sempre qualcosa di particolare. I colori terra sono insieme cozy, abbastanza neutri da poter infilarsi in ogni outfit minimalistico ma soprattutto rappresentano un’alternativa ai freddi neri, blu e bianchi che tanto spesso si vedono in giro.
6. Gilet
Crochet della nonna o tactical vest che sia, tutto ciò che è smanicato ha goduto di un immenso successo in questa stagione. Il loro successo è dovuto alla versatilità, alla possibilità di essere inseriti in layering sofisticati senza il rischio di ricoprire un intero outfit, di aggiungere a un outfit senza togliere nulla. Per non parlare dell’immenso patrimonio di design che la categoria riunisce: dai gilet di lana dal sapore vintage fino a quelli iper-tecnici in nylon, da quelli preppy fino a quelli tattici che paiono emersi da un surplus militare.