Il nuovo trend delle camicie di pizzo per uomo
Abbracciate il vostro dandy interiore
23 Luglio 2021
Chiunque abbia un occhio attento per pattern e schemi che si ripetono avrà notato che camicie di pizzo o crochet, decorate da merletti, o anche semplici bluse femminili sono lentamente apparse fra i look di molte delle collezioni maschili delle ultime stagioni. I casi più eclatanti sono di sicuro quelli di Saint Laurent e Celine, eppure top trasparenti e bluse da uomo sono apparse un po’ ovunque: sia dal versante dei brand emergenti, come nel caso di Casablanca, Vaderetro, Ludovic de Saint Sernin; mentre brand come Gucci e Burberry avevano introdotto lo stile già da quasi cinque anni. Se infatti le sue apparizioni più notevoli sono state in occasione della collezione SS18 di Bode e dello show SS19 di Dior Homme, l’idea di una camicia trasparente da uomo, costruita in pizzo o che avesse la delicatezza tipica delle bluse femminili potrebbe essere fatta risalire per i tempi contemporanei al primo, fondamentale show di Alessandro Michele e alla cosiddetta Pussy Bow Blouse che aprì letteralmente la tenure dell’attuale direttore creativo di Gucci. Ma la sua presenza nella moda potrebbe essere fatta risalire anche alla collezione Couture SS98 di Jean-Paul Gaultier, in cui un modello uomo sfilò con indosso un top di pizzo.
La camicia di pizzo/blusa da uomo ha bucato la metaforica superficie della coscienza collettiva italiana con relativo ritardo, e cioè quando Damiano David dei Maneskin ne ha indossata una sul palco della scorsa edizione del Festival di Sanremo, anche se negli Stati Uniti il trend è già più conclamato ed è stato visto addosso a rapper come A$AP Rocky, Lil Nas X o Young Thug ma anche a star lontane dalla moda come Jason Momoa o Shawn Mendes. L’immaginario che circonda la camicia di pizzo oggi è legato a star come Jimi Hendrix, Prince e David Bowie, dal mondo della musica rock e dell’estetica concepita da Hedi Slimane durante i suoi anni alla guida di Saint Laurent: un tipo di stile che mescola le influenze del western a quelle della beat generation e alla fondamentale ambiguità/fluidità del rock psichedelico e del glam rock. Più in generale, la cosiddetta sheer shirt o camicia di pizzo, ma anche le bluse da uomo, sono arrivate nel menswear più classico attraverso la moda queer che nel corso degli anni ’90 e dei primi 2000 ha adottato la blusa sia come affermazione della propria identità sia come sfida al preconcetto che considerava la nudità maschile un tabù.
L’adozione di questo stile nella moda mainstream e al di fuori dal contesto queer evidenzia due importanti fenomeni sociali. Il primo e più ovvio è la rottura della tradizionale idea di gender conformity - non a caso, la lentezza con cui lo stile è stato adottato nel mainstream ha seguito la stessa cadenza con cui la liberazione LGBTQ+ è arrivata nella moda. Il secondo e più interessante è la cosiddetta cooptazione/appropriazione dell’identità queer: un fenomeno che si verifica quando singoli individui, società o aziende prelevano di peso elementi o significanti dell’identità di una certa cultura e li adottano per se stessi, normalizzandoli da un lato ma riducendoli a meri trend esteriori dall’altro – senza per questo diventare più tolleranti nei confronti delle cultura dalla quale hanno prelevato questo o quell’elemento. Oggi, ad esempio, è normale vedere cantanti famosi con unghie smaltate e collane di perle – ma moltissimi altri individui hanno subito bullismo e ostracismo sociali per averlo fatto in passato, quando non era di moda. Tutte pratiche che non sono sbagliate in sé, anzi, ma che diventano controverse quando non sono accompagnate dal giusto riconoscimento e considerazione nei confronti della cultura queer in cui si sono originate.
In maniera notevole, il trend quest’anno è apparso l’anno scorso nel lookbook SS20 di Supreme e quest’anno in quello SS21 di Stussy, sbarcando nello streetwear - un settore che, come quello del rap, ancora nel 2021 ha qualche problema con l’omofobia. Al netto di ogni considerazione, comunque, la positività di trend come quello delle camicie di pizzo per uomo è mettere in discussione molti dei preconcetti su cui ancora la cultura mainstream si fonda, portando nuovi temi e stimoli di dibattito, ma anche evidenziando i problemi che deve risolvere e i limiti che deve superare.