Kerby Jean-Raymond si è fatto di ayahuasca per ideare la Couture di Pyer Moss
"Non so se l’avete mai provata, ma dovreste"
13 Luglio 2021
La collezione Couture di Pyer Moss che ha sfilato lo scorso sabato è stata molto importante: in primo luogo perché Kerby Jean-Raymond è stato il primo fashion designer nero a sfilare durante la Couture Week di Parigi; in secondo luogo perché ha rappresentato un momento unico in cui la moda ha raccontato e celebrato i creativi e i designer neri che hanno cambiato le nostre vite con invenzioni come il semaforo o le scale anticendio, per citarne un paio. Un dettaglio interessantissimo, però, è che la collezione non avrebbe dovuto avere questo aspetto in origine: "Abbiamo attraversato mille fasi diverse col design", ha raccontato Jean-Raymond ad AP News, "e quando abbiamo iniziato il concept era del tutto diverso. Poi siamo andati insieme a Joshua Tree e ci siamo fatti di ayahuasca tutti insieme. E quando siamo tornati avevamo questo concept". Il designer ha anche parlato del suo uso di ayahuasca al pubblico della sfilata, come riporta W Magazine, aggiungendo: "Non so se l'avete mai provata ma dovreste".
Il curioso aneddoto di Jean-Raymond ha messo sotto una nuova luce il ruolo che le sostanze psicotrope, come appunto l'ayahuasca ma anche l'LSD o la psilobicina, come anche la pratica del microdosing, hanno giocato nella storia della moda: prima di tutto con il movimento hippy tra la fine degli anni '60 e i '70, che ha generato il trend del tie-dye e quello degli abiti orientali come i caftani oltre che le fantasie psichedeliche a cui, in quegli anni, designer come Pierre Cardin, Emilio Pucci e André Courrèges si ispirarono per i loro pattern più fantasiosi.
Di recente, il trend della psichedelia ha avuto un forte revamp sia prima della pandemia sia sulla passerella dell'ultimo show di Dior Homme, decorata di funghi giganti sotto un artificiale cielo rosa; sia con la SS19 di Prada e Dries Van Noten; che dopo con le collezioni SS21 di Raf Simons e Tom Ford, ma anche nella Resort 2021 di Marni, nella SS22 di Loewe ma anche in alcune recenti stampe botaniche viste da Valentino.