Prima di diventare direttore creativo, Alessandro Michele stava per dare le dimissioni da Gucci
Come un caffè ha cambiato la storia del brand e del designer romano
13 Luglio 2021
Ospite di Muschio Selvaggio, il podcast condotto da Fedez e Luis, Alessandro Michele ha raccontato il "dietro le quinte" della sua nomina a Direttore Creativo di Gucci nel gennaio 2015. Portato nel brand da Tom Ford, all'epoca direttore creativo, nel 2002, quattro anni dopo Michele viene promosso a Senior Designer mentre nel 2011 diventa Associate Director del direttore creativo Frida Giannini, alla guida di Gucci dal 2006.
Nonostante la rapida scalata nelle gerarchie di Gucci, quattro anni dopo Michele era pronto all'addio. "È stata una cosa inaspettata, visto che me ne stavo andando. E quindi sull'orlo delle dimissioni sono stato invitato per un caffè e da lì è partito tutto" ha raccontato durante il podcast. "Ero un po' stufo di quello che facevo prima. Avevo già iniziato a fare delle altre cose, ero diventato direttore creativo di Richard Ginori perché colleziono porcellane e anticaglie varie" ha poi aggiunto Michele, pronto a trasferirsi a Londra per disegnare costumi per il cinema prima di andare a prendere il caffè che gli ha "cambiato la vita" con il CEO di Gucci, Marco Bizzarri.
L'intuizione di Bizzarri, rimasto impressionato dalla casa di Michele, collezionista di porcellane appunto, ma anche di miniature d'epoca e grande appassionato di storia, si è rivelata più che vincente, contribuendo attivamente a rilanciare il brand portandolo verso una nuova dimensione creativa e mediatica. Lo stesso Michele, già con le valigie in mano, ha pescato dal suo enorme bagaglio culturale (basta seguire l'intervista per farsene un'idea) per ridare a Gucci il lustro di un tempo. Notoriamente schivo e poco incline a rilasciare interviste, durante la sua ospitata da Fedez il designer romano ha raccontato moltissimi aneddoti sul suo lavoro, dall'amicizia con Harry Styles fino alla nascita della collezione con Balenciaga.