5 sneaker che non vorremmo più vedere in giro
E lo diciamo per il vostro bene
01 Luglio 2021
Con l'esplosione del mercato delle sneaker tutti hanno iniziato ad interessarsi in modo più o meno credibile a quelle che fino a poco tempo prima chiamavano senza troppa vergogna scarpe da ginnastica. Le sneaker sono per tutti, è ovvio, ma così come nel mondo della moda anche in questo caso esistono alcune cose che andrebbero evitate, in particolare cancellate. Modelli storici che hanno fatto il loro tempo e altri che forse non l'avrebbero mai dovuto trovare, silhouette dal successo inspiegabile e altre che meriterebbero la damnatio memoriae. Sia chiaro, chi scrive indosserebbe un paio di sneaker anche sotto la doccia, ma alcuni crimini vanno fermati prima che sia troppo tardi, un po' come Tom Cruise in Minority Report.
Così, nel ruolo di una sneaker police futuristica, ecco le 5 sneaker che non vorremmo più vedere in giro:
Alexander McQueen Oversized Sneaker
Servono davvero spiegazioni? Diventate celebri negli ultimi anni, si sono prese in poco tempo la vetta della lista dei mali del mondo, scalzando lo scioglimento dei ghiacciai e l'inquinamento globale. Pensate per essere un connubbio tra una chunky sneaker e una scarpa più elegante, si sono trasformate in un vero fenomeno di massa sopratutto grazie a quella fetto di pubblico che vede gli skinny jeans come una scelta ancora socialmente accettabile.
Nike Air More Uptempo
C'è stato un breve lasso di tempo in cui le Uptempo (scusate il gioco di parole) venivano inspiegabilmente considerato cool. Certo, la collabo con Supreme ha avuto il suo peso, ma con la progressiva fine dell'amore per i loghi enormi anche queste sneaker, che nel logo vedono uno dei suoi problemi maggiori, hanno iniziato a sentire il peso dell'età. Nonostante questo non è raro trovarle ancora in giro ai piedi di qualcuno, pronte a ricordarvi che anche le cose belle prima o poi sono destinate a finire.
FILA Disruptor
Se il calcio è lo sport che unisce i popoli, l'odio per le Fila Disruptor fa sicuramente altrettanto. Con il loro target under 16 sono diventate popolari soprattutto grazie alla presenza costante sugli scaffali delle catene di sneaker store, capaci tra una soletta e un paio di calzini di spugna di vendere anche l'invendibile. Anche queste, per un rapporto causa effetto ancora al vaglio del CERN, vengono spesso abbinate con dei jeans tanto aderenti da poter essere tranquillamente scambiati per del body painting.
Off-White Vulcanized
Un po' come i dinosauri hanno avuto il meteorite, lo streetwear ha visto nell'arrivo dei tamarri la sua piccola apocalisse personale. In assenza di Hypebeast for Dummies gran parte di loro si sono gettati alla rinfusa sui brand sentiti per caso dopo quattro vodka tonic e una scrollata confusa nel feed di Instagram di un amico. Il risultato è il paio di sneaker Off-White di cui anche Virgil Abloh si vergogna, quelle che “alla fine stavano pure in sconto” ma che soprattutto riescono a rendere ancora più imbarazzante lo zip-tye di Off-White. Come se non bastasse, vista la loro natura Low, non è raro vederle in giro accompagnate da un jeans skinny con risvoltino e il calzino, ovviamente, assente.
Vans Old Skool
Partiamo da una piccola premessa: tutti abbiamo avuto un paio di Old Skool, molto probabilmente le abbiamo amate fino allo sfinimento, indossandole nonostante strappi e buchi che le facevano somigliare più ad un reperto bellico che ad una scarpa. Abbiamo appunto, un verbo al passato che dovrebbe rimanere tale nella speranza di arginare l'avavanzata incessante di Vans Old Skool che ci assediano ogni giorno. Che sia al bar, in metro o in fila al Supermecato loro ci sono, un fenomeno paranormale riconducibile solamente ad una crescita esponenziale della comunità skate ma che in realtà è facilmente spiegabile con tre parole: mancanza di fantasia. Un porto sicuro per i vostri pigri outfit, ma anche un cordone cordone ombelicale con il 2010 in attesa di essere tagliato. Cosa aspettate?