5 cose da sapere sulla collezione SS22 di Prada

La collezione menswear SS22 di Prada è stata insieme molto semplice e molto complessa. Molto semplice perché era chiaramente ispirata da un desiderio quasi universale di estate, di godere la libertà della spiaggia e di sfuggire al mondo artificiale e oppressivo della città; molto complessa perché, in questa ricerca di libertà, Miuccia Prada e Raf Simons hanno rimesso in discussione tanto i parametri dalla sartorialità quanto quelli della mascolinità tradizionale – accoppiando l'ingenuità dell'infanzia allo slancio utopistico e rivelando una vulnerabilità e fragilità inedite dell'identità maschile.

Per comprendere meglio lo spirito della collezione, ecco le 5 cose da sapere sulla collezione SS22 di Prada.

#1 Il ritorno all'infanzia

La collezione è stata dominata da forme elementari, scollature ad angolo retto e pantaloni molto corti che ricordavano una versione haute e gender-bending degli abiti delle colonie estive di decenni fa. I bucket hat con la fascia e i romper da uomo erano una diretta citazione a quel mondo vintage, infantile e candido che è stato usato da Miuccia e Raf per esplorare il lato fragile e vulnerabile della moda maschile, un lato che mette in discussione le regole stesse del genere utilizzando gonne sopra pantaloncini cortissimi e ampie scollature che espongono il corpo umano – sottolineandone una specie di allusiva vulnerabilità.

#2 La fuga verso la natura e l'estate

Il set claustrofobico della sfilata, accompagnata dalla solita soundtrack techno, si apre verso la spiaggia di Capo Carbonara in Sardegna. La presenza della spiaggia aveva tre significati: il primo era la riconessione alla natura e al mondo esterno, simboleggiata anche dai centimetri di pelle lasciata scoperta dagli abiti; il secondo era il ritorno alla normalità con la metaforica artificialità del set che svanisce di fronte alla limpidezza del cielo e del mare; il terzo e ultimo era un ulteriore sottolineatura del ritorno all’infanzia. Nelle sue show notes Raf Simons ha scritto: "Il sentimento primario è quello della gioia. È quasi come un ricordo d'infanzia, la gioia di un bambino che va in spiaggia. Il più semplice e onesto dei piaceri".

#3 Le Cabana Stripes

Prada è un brand profondamente legato al mondo vintage e retrò: una delle sue caratteristiche è proprio quella di trasformare le silhouette del passato in creazioni quasi futuristiche. Fra i molti richiami all'archivio del brand, il più importante è stato quello alle Cabana Stripes, ossia quel motivo composto da strisce colorate associate al mondo della spiaggia e delle piscine negli anni '40 e '50. Fu la Regina Vittoria a inserire il trend nei codici del vestiario borghese quando, verso la fine dell'800, fece indossare ai figli i completi alla marinara a righe – rendendo di fatto l'abito alla marinara (caratterizzato dai pantaloni molto corti) una delle divise principali dell'infanzia nel mondo borghese dell'epoca.

#4 La nuova formula del bucket hat

Il bucket hat, riletto nel mood infantile che domina la collezione, diventa un capo utility, ancorato sotto il mento da una cinghia ma dotato anche di un portamonete sul retro e di due fori in cui inserire gli occhiali da sole. Inutile dire che questi ultimi sono una trovata di styling molto eccentrica e pienamente nello stile di Prada – ma è più interessante notare come, per questa collezione, Raf e Miuccia abbiano deciso di modificare profondamente uno degli accessori più celebri del brand, il cui design fino a ora non aveva ricevuto modifiche sostanziali.

#5 I boxer sono di nuovo cool

Ovviamente la collezione non è stata dominata solo da pantaloni cortissimi. Ma nei pantaloni lunghi c'era un segno di deliberata trascuratezza che rappresentava l'ennesimo riff sul concetto di ugly chic della collezione: dal pantalone semiaperto, si potevano intravedere i boxer a vista che, con colore e grafiche, diventavano parte integrante del layering dei look.