5 cose da sapere su 'Aria', il nuovo show di Gucci
Avete visto anche voi l'esperimento con Balenciaga?
15 Aprile 2021
Oggi si è tenuto il nuovo show di Gucci per la collezione Aria. Uno show importantissimo per il brand, sia perché segnava il centenario dalla fondazione, sia perché rappresentava un cambio di marcia per il brand di Alessandro Michele che, nel corso delle precedenti stagioni, aveva rinunciato al modello di collezioni stagionali e alla partecipazione alle fashion week per trovare nell’indipendenza assoluta la propria libertà creativa. E Alessandro Michele non ha lesinato sulle sorprese in un fashion film co-diretto da Floria Sigismondi e Alessandro Michele presentato digitalmente che ha portato sulla passerella una serie di nuovi look che sintetizzano il passato, il presente e il futuro del brand – presentando anche una nuova "esperienza di hackeraggio" con Balenciaga, la prima nel suo genere.
Lo stesso Michele, nelle sue show notes, ha definito la collezione «un profondo ed estatico tuffo in tutto ciò che oggi ci manca di più». Per capire meglio i singoli temi della collezione, ecco quali sono le 5 principali cose da sapere sull’ultimo show di Gucci presentato oggi.
Il duetto di Gucci e Balenciaga
Per i 100 anni del brand, Alessandro Michele ha "hackerato" l'estetica di Demna Gvasalia per una serie di look e accessori che fondono le silhouette di Balenciaga con i classici tessuti di Gucci. Gli item più notevoli sono la borsa Jackie di Gucci e la borsa Hourglass di Balenciaga ricoperte da una versione co-branded dell’All-Over Logo Pattern di Balenciaga. Lo stesso pattern è replicato anche su vari abiti, il più notevole dei quali è un tailleur interamente ricoperto di paillettes. L’influenza di Demna, però, si è estesa anche ad altri look e silhouette dal taglio boxy della collezione ma anche ad accessori come gli occhiali da sole e collane ma anche gli stivali presenti in molti dei look.
Il Savoy
La scritta “Savoy” è forse la protagonista delle grafiche della collezione. La sua origine richiama il Savoy Hotel, il non plus ultra degli hotel di lusso di Londra dall’Ottocento in poi, frequentato fra gli altri anche da Oscar Wilde, Frank Sinatra, Marilyn Monroe, i Beatles e Winston Churchill. Fu proprio al Savoy che Guccio Gucci lavorò durante il suo periodo londinese, scoprendo il mondo della valigeria di lusso e, infine, sviluppando l’idea di tornare in patria e aprire una bottega di valige che sarebbe poi diventata il Gucci che conosciamo. Negli anni ’20, l’hotel ispirò il nome della Savoy Ballroom a New York, un locale iconico che venne definito «il cuore pulsante di Harlem» e fu uno dei punti di riferimento per l’evoluzione della cultura swing e jazz in America.
Ispirazione Ippica
Caschi da fantini, harness di pelle, frustini e dettagli Horsebit richiamano al mondo dell’ippica – una chiara citazione alle origini del brand, nato in origine come valigeria e selleria. Questo richiamo visivo, così profondamente legato alla storia del brand, è sottolineato anche dalla presenza di veri e propri cavalli nelle scene finali del fashion film ma non è l’unica reference al passato del brand: anche la celebre stampa Flora risalente agli anni ’60 torna e ricopre un intero tailleur femminile, incluse calze e scarpe.
Vestiti a festa
Con una decisione ironica e molto meta-narrativa, il brand ha utilizzato come soundtrack del fashion film una serie di canzoni trap e hip-hop che menzionavano Gucci nel proprio testo. Il primo look è apparso sulle note di Gucci Gang di Lil Pump, Gucci Flip-Flops di Bhad Babie, Green Gucci Suit di Rick Ross e Future, Gucci On My Bag di Mier ma anche Gucci Coochie dei Die Antwoord e Waiting For The Stars di Vitalic, feat. David Shaw and The Beat. È forse la prima volta che il brand utilizza una soundtrack così moderna per uno show. Il motivo è stato quello di evocare l'idea di festa nella doppia accezione di cerimonia e celebrazione, in onore del compleanno del brand; e di letterale party che diventa però un'esperienza di estasi in una sorta di paradiso terrestre.
Borse a forma di cuore
Sapevamo già che le borse sarebbero state fra le protagoniste della collezione, e senza alcun dubbio la più notevole è stata quella a forma di cuore anatomico e ricoperta di paillettes.