Gucci, Prada e Armani trasformeranno le loro sedi in hub per i vaccini
Per tutti i 13.000 loro dipendenti in Italia
01 Aprile 2021
Gucci, Prada e Armani apriranno le proprie sedi aziendali per avviare una campagna di vaccinazione interna dedicata ai loro dipendenti. Non appena giungerà l’autorizzazione delle istituzioni sanitarie, gli oltre 6000 dipendenti che Gucci ha sul territorio italiano (tanto nel settore amministrativo che nel retail e nelle fabbriche) saranno infatti vaccinati negli spazi messi a disposizione dal brand. Lo stesso vale per gli oltre 3000 dipendenti di Giorgio Armani, che saranno vaccinati su base volontaria negli spazi milanesi dell'Armani/Teatro progettato da Tadao Ando e i 4000 di Prada che saranno divisi fra i 3000 degli headquarter in Toscana e i 1000 di Milano.
La campagna vaccinale in Italia è proceduta a rilento negli ultimi mesi e la decisione da parte dei CEO dei tre brand di avviare vaccinazioni interne è dovuta anche al desiderio di velocizzare le operazioni sanitarie. A questo proposito Patrizio Bertelli, CEO di Prada, ha parlato di «alleggerire le spalle del sistema sanitario».
Simili campagne sono state avviate anche da Brunello Cucinelli, OVS e Benetton. Nel futuro dovrebbe seguire poi la più ampia adesione dei brand del gruppo Kering che ha dato la disponibilità delle proprie venues italiane per il rollout della campagna vaccinale. Marco Bizzarri, CEO di Gucci, ha dichiarato:
La pandemia ci ha messo di fronte a sfide inaspettate. Sin da subito abbiamo messo le persone al centro e avviato iniziative per tutelare la comunità in cui operiamo: i nostri dipendenti, i fornitori e offerto supporto al personale sanitario e alle comunità più vulnerabili. Con l'accelerare della campagna vaccinale, cresce il nostro impegno per il Paese dove Gucci è nata: l'Italia. Metteremo, con orgoglio, le nostre sedi a disposizione della campagna vaccinale.