Hermès userà i funghi per produrre cuoio vegano
La prima borsa vegana del brand è prevista per la fine del 2021
12 Marzo 2021
Hermès è forse il brand più legato al concetto di lusso tradizionale – un brand che non investe nel social media marketing, le cui borse vanno acquistate dopo lunghe file e liste d’attesa e la cui produzione è per larga misura ancora artigianale. Per questo sorprende tanto l’annuncio che lo storico brand francese abbia stretto una collaborazione con la start-up californiana MycoWorks per la produzione di cuoio vegano basato sul micelio – ovvero l’apparato vegetativo dei funghi. Il cuoio vegano mushroom-based non è una novità in se stesso, ma la decisione di usarlo e venderlo, che viene da una delle maison di moda più celebri e tradizionaliste della storia è di sicuro emblematica della svolta sostenibile della moda. Il nuovo materiale, dal colore ambrato, si chiamerà Sylvania e sarà utilizzato insieme alla tela e a elementi di pelle di vitello per creare un nuovo modello di Victoria Bag. La stessa compagnia MycoWorks ha presentato, nel febbraio dell'anno scorso, il materiale Reishi Fine Mycelium alla New York Fashion Week.
La nuova borsa sarà disponibile intorno alla fine del 2021 e dovrebbe fungere da apripista per una nuova linea di offerte eco-friendly del brand. L’evento è significativo perché rappresenta un momento di svolta, specialmente per un brand come Hermès legatissimo alle pratiche tradizionali, incluso l’uso (ormai sempre più raro nella moda) di pelli esotiche come quelle di coccodrillo per i suoi prodotti. Ma il mercato sta cambiando, i consumatori desiderano acquistare da brand etici e il cuoio mushroom-based è un materiale che sta guadagnando immensa trazione.
Già Stella McCartney e il mega-gruppo Kering hanno stretto una parternship col produttore di cuoio vegano Bolt Threads che non solo ha già creato una tote di nome Mylo Bag ma che ha già collaborato ai primi prototipi con Stella McCartney. Allo stesso tempo, la start-up che ha collaborato con Hermès, MycoWorks, ha ricevuto investimenti per 45 milioni di dollari da parte di una serie di case di moda che sono rimaste anonime, varie star di Hollywood (fra cui Natalie Portman), dall’azienda basata a Taipei WTT Investment Ltd. e al fondo d’investimento DCVC Bio.
Si sbaglierebbe, comunque, a ritenere Hermès un brand poco sostenibile perché tradizionalista. È proprio il contrario: anche senza enormi dichiarazioni, il brand ha implementato una serie di misure per promuovere la sostenibilità nelle sue pratiche e i suoi prodotti hanno cominciato ad attirare anche i clienti più giovani e attenti alla questione proprio per la loro (quasi proverbiale) longevità. Un punto di vista che ha espresso il creative director del brand, Pierre-Alexis Dumas, che ha spiegato:
La visione e i valori di MycoWorks riecheggiano quelli di Hermès: un forte fascino per la materia prima naturale e la sua trasformazione, una ricerca dell'eccellenza, con l'obiettivo di garantire che gli oggetti siano utilizzati al meglio e che la loro longevità sia massimizzata. Con Sylvania, Hermès è al centro di ciò che è sempre stato: l'innovazione nel fare.