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I migliori e i peggiori outfit della terza serata di Sanremo

Com’è andata la serata dedicata ai duetti

I migliori e i peggiori outfit della terza serata di Sanremo Com’è andata la serata dedicata ai duetti

Andamento discontinuo per la terza serata del Festival, dedicato alle cover e ai duetti. Fra ospiti a sorpresa, problemi fonici, esibizioni indovinate e intermezzi un po’ soporiferi  la lunghezza della puntata si è fatta sentire. Una cosa è apparsa subito chiara, comunque: il festival dovrebbe essere dato in mano alle donne. Orietta Berti e Donatella Rettore sono salite sul palco con i loro metaforici fucili spianati, Vittoria Ceretti ha tollerato le battute (a dire il vero un po’ stanche) di Fiorello con una calma serafica e sfoderando una sequela di look devastanti, la queen Monica Guerritore ed Emma Marrone sono riuscite a offuscare persino un Achille Lauro in versione statua vivente e La Rappresentante di Lista, sempre in total look Valentino, ha portato un’energia nuova sul palco di cui Sanremo aveva bisogno.

Senza indugiare oltre, ecco quali sono stati i top e i flop degli abiti della terza serata di Sanremo.


TOP

Vittoria Ceretti in trittico Valentino, Armani e Versace

La classe fatta persona.


Achille Lauro ed Emma Marrone in Gucci

Due abiti in tessuto ricoperto di mini-cristalli in versione toga e peplo. I look non erano minimali ma avevano un mood di opulenza semplice, non sovraccarica. Punti in più per Monica Guerritore che è la vera dea.


Le tenute vittoriane dei Maneskin con Manuel Agnelli in Armani

Di nuovo Etro per i Maneskin, a questo giro capaci di superare persino l’outfit della sera passata. Manuel Agnelli in Emporio Armani non ce lo aspettavamo, specialmente in versione Sandokan, ma Manuel Agnelli può fare quello che vuole.


Gaia in blu Ferragamo con Lous and the Yakuza

Gaia in Ferragamo fa un update al colore, un bel blu, tiene le frange solo sui guanti e indossa una gonna asimmetrica. Marie-Pierra Kakoma però era semplicemente divina. Il loro abbraccio finale è una testimonianza del potere della combo blu e arancio su un palcoscenico.


Aiello in Lanvin

Se lo avessi incontrato per strada, l’avrei fermato per complimentarmi della camicia.


Fulminacci in Vaderetro insieme a Lundini

In un festival pieno di mega-firme di moda, Vaderetro è la vera breakout star. I look 70s creati insieme a Tiny Idols per Fulminacci sono piacevolmente rinfrescanti dopo l’abbuffata di pailletes, completi scarlatti e lunghissimi abiti da sera. La presenza di Lundini (l’individuo più fresco dell’intero universo Rai) era la ciliegina sulla torta.


FLOP

Francesco Renga in Dolce & Gabbana e Casadilego in COTE

Dolce & Gabbana variano insieme ai loro look: con Colapesce e Dimartino, così come con Fasma, producono outfit controllati e decenti, ma qualcosa è andato storto col gessato un po’ schizofrenico di Renga ieri sera. Casadilego, dal canto suo, aveva indovinato il mood dreamy giusto ma al suo abito mancavano forse degli accessori e il look sembrava un po’ amatoriale.


Ermal Meta in Dolce & Gabbana

Non c’è bella musica che resista a un paio di pantaloni rossi. Specialmente se il doppiopetto blu con cui è accoppiata ha stampe sui revers. Inoltre (e qui è un dubbio onesto) le scarpe erano nere?


Roy Paci

Non esiste forse musicista più onestamente simpatico in Italia. Ma tra la giacca sparkly e il taglio un po’ strano dei pantaloni, l’outfit non volava alto. Fortuna che la musica era sempre on point.