Timberland vuole azzerare il suo impatto sull'ambiente entro il 2030
Design circolare e agricoltura rigenerativa sono i due pilastri del brand
27 Gennaio 2021
Una produzione a "impatto netto" positivo entro il 2030. È questo l'obiettivo di Timberland, da sempre protagonista del mondo outdoor e per questo attento alla protezione dell'ambiente, pronto a promuovere l'innovazione grazie all'agricoltura rigenerativa e al design circolare. Per farlo, il brand ha stabilito due obiettivi da raggiungere entro il 2030: 100% di prodotti basati sul design circolare e 100% di materiali naturali ottenuti grazie all'agricoltura rigenerativa.
Con il design circolare dei prodotti, Timberland punta ad arrivare ad una produzione priva di rifiuti per una filiera produttiva a impatto zero. Un obiettivo possibile anche ricavando tutti i materiali naturali vergini dall'agricoltura rigenerativa, un processo con cui il brand punta ad ottenere risultati che superino l'impatto zero per raggiungere un impatto “netto positivo” sulla natura.
"Oggi l'ambiente soffre una condizione di degrado. Come marchio impegnato nel settore della moda, ci sentiamo coinvolti in questa problematica", ha dichiarato il direttore per la sostenibilità di Timberland, Colleen Vien. "Da decenni Timberland lavora per ridurre tale impatto, ma è giunto il momento di fare di più. Immaginate uno stivale che restituisce alla terra più carbonio di quanto non ne sia stato emesso durante la produzione. Seguendo l'esempio della natura e concentrandoci sul design circolare e sull'agricoltura rigenerativa, ci proponiamo di spostare l'ago della bilancia in modo da produrre un impatto “netto positivo”, per andare oltre la sostenibilità e aiutare la natura a prosperare. Questo viaggio ci entusiasma molto e ci auguriamo di spingere tutto il settore a lavorare congiuntamente per cambiare il percorso verso un futuro che ci riguarda tutti".
Inoltre in autunno Timberland lancerà la sua prima collezione di boot realizzati con pelle rigenerata con l'obiettivo di aumentarne notevolmente la produzione nelle prossime stagioni. L'innovazione va oltre la pelle, il brand sta collaborando con i pionieri della rigenerazione agricola a nuove filiere per gomma, cotone, lana e zucchero di canna rigenerativi, per raggiungere i propri obiettivi entro il 2030.