Come Tbilisi sta diventando la nuova capitale della moda dell’Est
Abbiamo parlato con Sofia Tchkonia, founder della prima fashion week georgiana
21 Dicembre 2020
Quella della Georgia è una delle fashion week europee in maggior ascesa. Con l’istituzione della Mercedes-Benz Fashion Week Tbilisi nel 2014 seguita a ruota dalla nomina di Demna Gvasalia a creative director di Balenciaga l’anno successivo, una nuova generazione di designer georgiani è stata proiettata su un palcoscenico mondiale ed è diventata portavoce di una cultura finora inedita. Fu Sofia Tchkonia la letterale “madrina” dell’evento: non solo sfruttò un network sviluppato nel corso di anni fra Parigi, Londra e New York per fondarla, ma la finanziò in gran parte di tasca propria e ancora oggi continua a dirigerla quasi single-handedly.
È proprio grazie a figure come quella di Tchkonia che il mondo della moda di oggi è in grado di aprirsi su mercati e, soprattutto, su mondi molto più vasti e sfaccettati di quanti non se trovino nelle atmosfere più ovattate di una Parigi o di una Milano. Un tipo di apertura che, nel corso del 2020, è diventato estremamente rilevante con il rinnovato impegno che numerose personalità del mondo della moda hanno rivolto verso il mentoring delle nuove generazioni – per non parlare della attenzione verso l’inclusivity che ha dato nuova visibilità a tutte quelle community creative che in passato erano rimaste fuori dal mainstream mediatico.
nss magazine ha intervistato Sofia Tchkonia, per farsi raccontare le nuove tendenze della moda georgiana ed est-europea, sulle nuove iniziative che ha intrapreso per la MBFWT e sul futuro della moda in Georgia.
Ci racconti della fashion week georgiana ed est-euopea . Cosa definisce le loro identità collettive e da dove attingono le proprie influenze?
Sono passati 29 anni da quando l'Unione Sovietica è crollata, abbastanza tempo per le generazioni più giovani di trovare il coraggio di uscire dalle ombre del passato, e iniziare a immaginare la propria identità. Questo ha prodotto un'esplosione di nuove idee, design ed estetica e non è un caso che la moda dell'Europa orientale e georgiana si siano recentemente trovati sotto i riflettori. […] La Mercedes-Benz Fashion Week Tbilisi è diventata una piattaforma internazionale e ha riunito i più talentuosi designer del paese, le loro idee sono fresche e uniche e in tempi di crisi trovano ancora modi per sopravvivere. La Georgia sta attraversando molte difficoltà, cambiamenti politici ed economici; designer e creativi sono costantemente influenzati dai cambiamenti dell'ambiente in cui vivono.
Cosa distingue Tbilisi dal resto delle grandi capitali della moda?
La Georgia è un piccolo paese con storia e cultura molto interessanti, che però non sono stati ancora scoperti dal resto del mondo. La scena della moda e dell'arte in Georgia è molto diversa da quella di Parigi, Milano o qualsiasi altra grande città. Viviamo al crocevia tra Oriente e Occidente e lo si può sentire ovunque; nella cultura, nella mentalità, nella cucina, nell'arte, nella moda e soprattutto nella sua capitale, Tbilisi. I designer georgiani stanno affrontando molte sfide che spaziano dal sostegno finanziario al riconoscimento da parte del mondo della moda, tuttavia, negli ultimi cinque anni la MBFWT ha dimostrato che la moda georgiana è in grado di attrarre per la stampa e gli acquirenti internazionali.
Quali sono le misure adottate per aiutare la moda georgiana e i suoi designer?
Sfortunatamente, gli stilisti georgiani sono lasciati soli durante questa crisi e abbiamo dovuto iniziare a lavorare in direzioni diverse per salvare la scena della moda georgiana e non solo, uno dei passaggi è che abbiamo creato georgian fashion foundation che aiuterà con i fondi e il supporto necessari. A partecipare a queste ammirevoli fondazioni ci sono state numerose personalità influenti dell'industria della moda.
Ci racconti qualcosa sull'incubatore creativo e il consiglio di moda di recente istituzione. Quali sono le loro missioni principali e quale cambiamento positivo possono apportare?
La missione della Georgian Fashion Foundation è rafforzare e sostenere le attività dell'industria della moda locale e aumentare sia la awareness che i sostegni necessari per coloro che nelle comunità creative georgiane sono stati influenzati dalla pandemia. Georgian Fashion Foundation è stata fondata come risposta alle nuove sfide, per raccogliere e distribuire fondi a coloro che sono stati più colpiti e fornire il necessario sostegno culturale.
Abbiamo lanciato una nuova piattaforma per i designer georgiani dove le persone possono visualizzare tutte le nuove collezioni e progetti. Riunendo la comunità della moda, la piattaforma ospita contenuti multimediali esclusivi di designer, creativi, partner, media, rivenditori e istituzioni culturali che consentono la collaborazione e riuniscono moda, cultura e arte.
Inoltre, abbiamo iniziato a lavorare alla nuova iniziativa: project Factory. Factory è un incubatore creativo distribuito su 27 800 m2, nell'ex fabbrica Coca-Cola, dove designer, fotografi e artisti locali possono mostrare il proprio lavoro. Incorpora centri educativi che daranno la possibilità a molte menti di talento di sviluppare la loro visione e creatività. Promuoverà l'interazione tra discipline come arte e fashion design e lavorerà per raggiungere un'integrazione culturale ed educativa, contribuendo al contempo alla conoscenza e alla diffusione dell'arte, del design e della cultura.
Crede che la digitalizzazione accelerata portata dal lockdown aiuterà la scena della moda Tbilisi a ottenere maggiore visibilità internazionale?
Per noi la presenza fisica degli ospiti internazionali è molto importante. Incontrare i designer, vedere la città, la sua arte e cultura sono fondamentali per guadagnare trazione. Tuttavia comprendiamo l'importanza della digitalizzazione in questi giorni, attraverso il fatto che siamo in grado di introdurre la scena della moda Tbilisi a sempre più persone in tutto il mondo.