I 5 accessori più 'WTF' dell'anno
Dalla borsa a forma di baguette di Moschino alle calze strappate di Gucci
21 Dicembre 2020
Quando lo scorso novembre il feed di Instagram veniva preso d'assalto da meme e Post per l'assurda release delle sneaker LIDL, si è tornato a parlare di un fenomeno largamente impiegato dall'industria della moda: il trolling. Un mezzo scaltro, pensato per diventare virale sui social, per creare e mettere in vendita accessori e capi ambivalenti, da una parte volutamente ironici e dissacranti, quasi a voler rompere con le regole e le imposizioni dettate dell'industria; dall'altra emblema assoluto del peggior (e meglio riuscito) marketing dello stesso settore, in grado di far pagare un paio di calze rotte centinaia di euro.
Le sneaker LIDL sono state solo il più recente episodio di questo fenomeno, che ha accompagnato l'industria della moda anche in questo travagliato anno. nss magazine ha raccolto di seguito i 5 (+2 bonus) item più assurdi che i brand di moda sono riusciti a proporre quest'anno.
Moschino Macro Lighter Clutch + Baguette and Croissant Bag
Non poteva che meritarsi un posto d'onore nella nostra classifica tutto ciò che viene prodotto dalla mente di Jeremy Scott. Il designer americano ci ha abituato infatti a delle sfilate che con gli abiti non hanno nulla o quasi a che fare, ma che diventano invece dei grandi momenti mediatici per catalizzare l'attenzione su accessori assolutamente inutili e sopra le righe. Un buon esempio è infatti la clutch a forma di maxi accedino, presentata durante la sfilata Pre-Fall 2020, ambientata in un vagone della metro di New York. Ma Scott non si è fermato qui, e nello show successivo, quello dedicato alla stagione FW20, in una sorta di Versailles rivisitata, hanno sfilata in passerella borse a forma di baguette e piccole bag a tracolla a forma di croissant. Tutto molto divertente - se non fosse che la prima borsa costa 795€ e la seconda 884€. Oggetti da collezionare o trolling oltre il limite del consentito?
Balenciaga Sneaker Toe x Vibram
Cosa si ottiene se si unisce il brand che ha fatto del trolling la sua arte ad uno dei modelli di sneaker più amati e odiati degli ultimi anni? Un momento virale, innazitutto. Così è stato quando Demna Gvasalia ha portato sulla passerella - inondata d'acqua - della stagione FW20 di Balenciaga un modello di Vibram FiveFingers che vede un'aggiunta sostanziale: un tacco. È nata così una creazione ibrida, che riprende l'iconica silhouette Sock della Maison francese, arricchendola delle componenti, tecniche ed estetiche, di un prodotto Vibram. Come abbinarle? Quello resta ancora un mistero.
Givenchy SS21 Sandals
My friend just said that the Givenchy SS21 three-toed sandals and socks look like Scooby Doo’s feet and I have officially lost it pic.twitter.com/wVTkcVlELO
— Hannah Tindle (@hannahtindle) October 4, 2020
Per restare in tema scarpe, non sono sfuggiti agli osservatori più attenti e soprattutto agli autori di meme della rete, i sandali proposti da Matthew Williams nella sua collezione di debutto da Givenchy, dedicata alla stagione SS21. Non sono Tabi, ma nemmeno delle classiche infradito, i sandali per la prossima estate (che si possono portare però anche con le calze) sono tripartiti, per dividere le dita dei piedi come nessuno aveva mai fatto prima. Nonostante un tacco che ricorda da vicino il corno di un montone (o una banana andata a male), molti hanno trovato una certa somiglianza con le zampe di Scooby-Doo.
Gucci Collant à effet usé noir + Jeans con macchie d'erba
Aveva fatto parecchio scalpore la release di un paio di collant di Gucci già bucate e rovinate, come quelle viste in passerella per la sfilata FW20, un certo sgomento dettato soprattutto dal prezzo - 140€ - ma in qualche modo ridimensionato dal sold-out quasi immediato del controverso accessorio. Alessandro Michele ha potuto spuntare tutte le caselle sulla sua lista: attenzione mediatica + viralità social + successo commerciale, meglio di così era difficile. Ecco quindi che Gucci non si è fatto attendere e ci ha riprovato con un paio di jeans in denim eco decorati con delle macchie d'erba artificiali, questa volta venduti al prezzo di 680€. Qui l'operazione richiedeva forse una maggiore opera di convincimento, ma in ogni caso la Maison italiana ha saputo subliminare al meglio operazioni di marketing miratissime e un certo approccio fashion vagamente (o fintamente) ironico.