La nuova community milanese di Fred Perry
8 creators raccontano Milano attraverso l’iconica polo M3600
16 Dicembre 2020
Pochi item nella storia della moda hanno goduto di un successo tanto duraturo e trasversale quanto la celebre polo M3600 di Fred Perry, simbolo universale delle principali subculture giovanili europee, dai Mod inglesi fino ai punk e alla generazione del Brit Pop. La storia di Fred Perry, però, non riguarda solo il passato ma anche e soprattutto il futuro – futuro che si snoda anche attraverso quell’hub culturale e creativo che è diventata Milano negli ultimi anni. La polo viene allora proposta tramite una campagna che ne esalta tutte le mille sfaccettature identitarie. Come sottolinea Alexandra Pfeifer, responsabile marketing di Socrep, distributore di Fred Perry per l'Italia:
«Indossare la nostra corona d’alloro significa appartenere a un gruppo di spiriti liberi e ti permette di esprimere la tua identità, con il tuo modo di essere, senza paura di far parte della minoranza».
È proprio per questo che il brand ha deciso di affidare lo storytelling che circonda la sua polo M3600 a una nuova community milanese di ambassador capaci di interpretare ognuno a suo modo lo straordinario heritage di Fred Perry.
I modelli Agata Paulina Grzeczny, Lina Giselle e Jean Chang; l’artista Alessandro Malossi, lo stylist e content creator Alessandro Benvenuti, la danzatrice Anita Lorusso; il DJ, producer, creative director Marvely Perseverance Goma e la cantante Afef Jmili sono i nuovi otto volti scelti da Fred Perry per raccontare la nuova generazione di creator milanesi – una generazione ottimista, multiculturale e desiderosa di ispirare un cambiamento nella società . Saranno loro a interpretare il mondo di Fred Perry con il proprio stile e la propria storia e ognuno di loro contribuirà con un nuovo tassello alla nuova, moderna identità della polo M3600. Come ha sottolineato Marvely Perseverance Goma che ha raccontato a nss magazine la storia del suo amore per la polo di Fred Perry:
«La polo Fred Perry è un classico senza tempo, un simbolo di appartenenza e individualità. Per me è stato proprio questo, l’espressione più libera di ciò che sono. Dopo aver visto un concerto dei The Streets ho pensato che Mike Skinner fosse troppo stiloso e quindi mi sono comprato la sua stessa polo nera. Era il 2006 credo».
Alla luce della lunghissima storia della polo Fred Perry (il modello originale, detto M3 per distinguerlo dalle nuove versioni risale al 1952), la nuova iniziativa local del brand vuole spingere l’acceleratore sull’aspetto identitario e simbolico dell’iconico Laurel Wreath, rendendolo classico ma anti-establishment, elegante ma anche disinvolto, personale ma anche collettivo. Alessandro Mallossi, uno dei talent protagonisti del progetto, ha sintetizzato con queste parole la versatilità del capo:
«La polo di Fred Perry è quel pezzo che chiunque di noi ha o ha avuto nel proprio armadio. Un capo che dove metti sta, e può essere sia valorizzato che sdrammatizzato con qualsiasi outftit».
Ripensandola per il mondo del 2020, i creativi del brand hanno mantenuto la costruzione in morbido piquet di cotone con chiusura a due bottoni e twin tipping sulle maniche e sul colletto ma reso più contemporanee vestibilità e proporzioni. La campagna, poi, esalta il ruolo di Fred Perry nella storia della moda, come brand che non ha mai cambiato la propria rotta nè si è piegato ad alcun trend, e della sua iconica polo che celebra l’autenticità, l’individualità e la diversità.