Il caos per la release giapponese della collezione Jil Sander x Uniqlo
Il prossimo restock causerà anche una guerra civile?
16 Novembre 2020
La +J Collection firmata per Uniqlo dalla designer di culto austriaca Jil Sander, che torna sulle scene dopo aver lasciato il proprio eponimo brand, è arrivata e, prevedibilmente, era già sold-out nei primi cinque minuti. A distanza di due ore, su Internet, i reseller erano già attivi coi loro prezzi gonfiati e sul sito del brand non erano rimaste che le classiche taglie XS e XL. In Europa però il drop è stato solo digitale, causa lockdown, e la frenesia da shopping non si è materializzata con la stessa agorafobica concretezza con cui si è materializzata in Giappone. In una serie di fotografie scattate lo scorso weekend nel negozio Uniqlo della Nagoya Gate Tower si può vedere lo store letteralmente preso d’assalto da centinaia di amanti del minimal in una scena che ricorda i filmati di Discovery Channel sul nutrimento dei piranha.
I fan di Jil Sander hanno pressoché fatto a pezzi il negozio, con vetrine infrante, manichini spogliati e abiti colpevoli di non recare la firma della Sander gettati a terra nel caos generale. Secondo le fonti giapponesi, l’entrata nel grande magazzino avrebbe dovuto essere contigentata ma il sistema di biglietti ha ceduto sotto la pressione di una vera e propria orda di cool kids. Una o due ore dopo la folla è scomparsa, proprio come i capi della +J Collection erano scomparsi dagli scaffali. Quello della Nagoya Gate Tower rimane comunque un caso isolato: nel resto del paese sono stati rispettati i biglietti, con enormi file createsi fuori dai negozi.