L’invito alla sfilata di Fendi a forma di pacco di pasta Rummo
Moda e carboidrati non sono mutualmente esclusivi, a quanto pare
23 Settembre 2020
Seguendo la consuetudine secondo cui gli inviti alle sfilate debbano essere tutto fuorché dei veri e propri biglietti d’invito, Fendi ha vinto tutto oggi, quando ha esteso gli inviti alla propria sfilata SS21 sotto forma di un pacco di pasta Rummo. Un oggetto perfetto che, lungi dal voler replicare la preziosità di uno stravagante oggetto da collezione (come gli orologi che scorrevano al contrario mandati agli invitati di Louis Vuitton), richiama immediatamente un’atmosfera decisamente più casalinga – oltre che cavalcare quella wave che vede il fashion in dialogo con il mondo alimentare. Jacquemus aveva usato una pagnotta di pane caldo per invitare gli upper echelons della moda al suo show FW19 mentre, per la collezione Epilogue, Gucci aveva inviato ceste di ortaggi freschi.
In un’intervista a CR Fashion Book, l’imprenditrice americana Claire Olshan, proprietaria di una boutique e di un caffè a New York, aveva spiegato il rapporto tra moda e cibo in queste parole:
«Al giorno d’oggi, i consumatori vogliono sentire il valore dei loro acquisti. Non comprano solo il prodotto, comprano l’esperienza e il mondo d’ispirazioni che il prodotto rappresenta».
Parole che potrebbero essere applicate benissimo al pacco di pasta firmato Fendi, che richiama un’esperienza profondamente familiare e molto italiana come può essere quella di cucinare un piatto di pasta. La collaborazione con Rummo, poi, che è uno dei più popolari produttori di pasta del paese ma conserva da anni la sua estetica artigianale grazie alla propria storia aziendale, al packaging e alla sua tecnica di trafilatura al bronzo – simboleggia perfettamente lo spirito upscale di Fendi, aggiungendo un layer di affettuosa ironia all’invito e calandolo in quella dimensione domestica che il mondo intero ha dovuto riscoprire negli ultimi mesi.