I 10 luxury store più belli del mondo
Da Prada Marfa all'isola di Louis Vuitton, la moda e l'architettura hanno un legame profondo
23 Marzo 2021
La moda è come l’architettura, è una questione di proporzioni.
Parola di Coco Chanel. Il legame tra moda e architettura è da sempre molto intenso, come hanno dimostrato le collaborazioni tra i brand e alcuni architetti famosi: basti pensare alla Whitney Bag, la borsa realizzata da Renzo Piano in collaborazione con Max Mara, ma soprattutto alla collezione di oggetti per la casa disegnata da Virgil Abloh per IKEA. Da quando gli architetti sono diventate archistar, lo scambio tra i due mondi si è fatto ancora più acuto. Per questo motivo, negli ultimi anni molte maison hanno chiamato diversi designer famosi al progetto dei loro luxury store. Il risultato? Una serie di boutique sparse per il mondo che sembrano installazioni artistiche.
nss magazine ha selezionato i 10 luxury store più belli del mondo realizzati in collaborazione tra i brand di moda e architetti famosi.
Louis Vuitton
Ginza, Tokyo (Giappone)
l nuovo edificio-boutique di Louis Vuitton a Tokyo, firmato dagli architetti Jun Aoki e Peter Marino, è stato ufficialmente presentato all'inizio del 2021. Situato nella storica location di Ginza, nel medesimo angolo di strada che la boutique del brand occupa dal 1981, il nuovo edificio possiede una superfice esterna di vetro che imita le onde dell’acqua con riflessi iridescenti, lo stesso tema acquatico e ondulatorio è riprodotto negli interni, decorati dalla scultura gigante di una medusa e dotati di una scala col medesimo stile wavy. All’interno, lo store si sviluppa su quattro piani e all’ultimo si trova una lounge per i clienti VIP.
7-6-1 Ginza, Chuo-ku, Tokyo (Giappone)
Studio: Jun Aoki & Peter Marino
Dior Pop-Up Store
Capri (Italia)
Dopo aver incantato il mondo intero con la sfilata a Lecce, non ci sono dubbi che Maria Grazia Chiuri abbia un debole per l'estetica mediterranea. A conferma del suo amore per i colori e le atmosfere dell'estate italiana, a giugno Dior ha aperto un pop-up store a Capri: un punto vendita unico, costruito sulla roccia e affacciato sulle acque azzurre del Mediterraneo. “Abbiamo enfatizzato il rapporto con la natura lussureggiante che circonda lo spazio, lasciando libertà ai rampicanti di entrare e spalancando gli affacci sul mare,” ha spiegato Claudia Campone, fondatrice dello studio di architettura THiRTYONE; “Il risultato è un punto vendita en-plein-air che propone un’esperienza del brand immersiva.”
Riccio Restaurant & Beach Club
Via Gradola, 4, 80071 Anacapri NA
Studio: THiRTYONE
Burberry
Mykonos (Grecia)
Nonostante sia ispirato allo spirito e all’attitude del negozio di Regent Street a Londra, il pop-up store di Burberry a Nammos Village, Mykonos è un tuffo nell'estetica mediterranea. Immersa nella natura, la struttura si presenta con una palette di colori pistacchio e beige, arricchita da tonalità estive azzurre e rosa. In tutto il negozio, infissi e dettagli sono costruiti con una varietà di materiali e texture, dal compensato alle finiture specchiate e lucide. La terrazza all'aperto presenta un pergolato in legno ispirato ai tradizionali edifici di Mykonos, con rivestimenti in TB Summer Monogram blue blue. Il negozio sarà aperto fino a ottobre 2020.
Building 4, Nammos Village Psarou Beach, 846 00, Grecia
Dolce & Gabbana
Roma (Italia)
Dolce & Gabbana non è mai stato famoso per la sobrietà. Al contrario, grazie alla sua attitudine barocca ed esagerata ha disegnato negli anni l'immagine di una nuova estetica italiana nel mondo. La sua boutique in Piazza di Spagna, a Roma, nel cuore della Città Eterna, la capitale della storia e della cultura italiane, non poteva essere da meno. Ospitato tra le mura di un maestoso palazzo del Cinquecento, il negozio sembra un vero tempio romano fatto di marmo, mosaici e affreschi. Sviluppato su due piani, è stato progettato in collaborazione con l'architetto Eric Carlson.
Piazza di Spagna, 94-96, 00187 Roma RM
Architetto: Eric Carlson, Studio Carbondale
Aspesi
Milano (Italia)
Nel quadrilatero della moda di Milano, di tutt'altro stile rispetto allo store di Dolce & Gabbana, c'è il negozio di Aspesi. Per la nuova sede, inaugurata in via San Pietro All'Orto dopo anni in Via Montenapoleone, lo studio di architettura Dordoni Architetti, fondato da Rodolfo Dordoni e Luca Zaniboni, ha lavorato sulla trasformazione di un vecchio istituto bancario. Facendo fede alla filosofia no-logo e allo spirito non convenzionale del brand, il risultato è uno spazio moderno ed elegante che gioca con la tradizione dei cortili milanesi.
Via S. Pietro All'Orto, 24, 20121 Milano MI
Studio: Dordoni Architetti
Prada Ayoama
Tokyo (Giappone)
Nel 2001, quasi in contemporanea all'apertura dell'Epicenter di New York, Prada ha progettato insieme agli architetti svizzeri Herzog & de Meuron il suo secondo Epicentro, questa volta a Tokyo. L'edificio, costruito su sei piani, si trova nel distretto di Aoyama ed è una delle opere architettoniche più riconoscibili della città: in particolare si caratterizza per una griglia diagonale che s'intreccia sotto gli occhi del pubblico, ricoperta da una facciata di vetro verde che mette a fuoco diversi fenomeni ottici tra l'esterno e l'interno.
5 Chome-2-6 Minamiaoyama, Minato City, Tokyo 107-0062, Giappone
Studio: Herzog & de Meuron
Dior Flagship Store
Seoul (Corea del Sud)
Di tutt'altro stampo rispetto al negozio estivo a Capri, che riesce a mimetizzarsi tra i rampicanti della macchia mediterranea, il flagship store di Dior a Seoul, in Corea del Sud, è un edificio decisamente più sontuoso e imponente. Inaugurato nell'estate del 2015, lo store si presenta con una facciata scultorea bianca costruita su una struttura a forma di vela, in vetro resina e fibra di vetro. All'interno, una scala guida i clienti attraverso le varie collezioni, fino all'ultimo piano, dove la giornata di shopping si conclude con un drink al Café Dior.
464 Apgujeong-ro, Cheongdam-dong, Gangnam-gu, Seoul, Corea del Sud
Studio: Christian de Portzamparc, Christian de Portzamparc
Prada Marfa
Texas (USA)
Nessun altro store al mondo gode della stessa fama di Prada Marfa, il negozio (finto) di Prada che sorge nel mezzo del deserto del Chihuahua, a circa 60 km dalla città di Marfa, in Texas. Si tratta di una vera e propria installazione artistica, costruita secondo i canoni estetici del brand e concepita per deteriorarsi naturalmente nel corso del tempo, senza interventi esterni di riparazione o restauro. Nata nel 2005, quando ancora Instagram era un miraggio lontano, l'opera è diventata famosa prima grazie al quadro che rappresenta la distanza dall'installazione (riproposto anche nella serie tv Gossip Girl), poi grazie alle innumerevoli foto di turisti, influencer e celebrità (tra cui Beyoncé). Firmata dagli architetti Ronald Rael e Virginia San Fratello, la struttura non fu commissionata da Miuccia Prada, che si occupò soltanto della selezione dei capi da inviare agli artisti. Nonostante le sue ambizioni, l'opera è già stata riparata due volte in seguito al verificarsi di atti vandalici.
14880 US-90, Valentine, TX 79854, Stati Uniti
Architetto: Ronald Rael e Virginia San Fratello, Rael San Fratello
Hermès
Tokyo
Prima di inaugurare la boutique parigina in Rue de Sèvres, trasformando in uno store gli spazi Art Deco della piscina pubblica Lutetia, il gruppo francese Hermès era già entrato in contatto con il mondo dell'architettura per la costruzione del suo quartier generale giapponese, nel distretto di Ginza, a Tokyo. Il progetto dell'edificio (6000 metri quadri di spazio commerciale, workshop, uffici, aree espositive e multimediali, completato con un giardino pensile in stile francese) era stato affidato a un team italiano: l'architetto Renzo Piano e l'azienda italiana Seves - Divisione Vetroarredo di Firenze, che ha prodotto un mattone in vetro sperimentale per ricoprire l'intera facciata dell'edificio. “Il progetto dell’architetto Piano per la maison Hermès a Tokio rappresenta il più alto contributo del XX secolo all’architettura del mattone in vetro," commentò all'epoca Enrico Basso, Amministratore Delegato di Seves. La poetica architettonica raggiunta dall’opera si ispira alla famosissima Maison de Verre di Parigi, (1928 – 1932) progettata da Pierre Chareau e Bernard Bijvoet.
5 Chome-4-1 Ginza, Chuo City, Tokyo 104-0061, Giappone
Architetto: Renzo Piano, Renzo Piano Building Workshop
Louis Vuitton
Singapore
La storia di Louis Vuitton è ricchissima di negozi al mare: basti pensare alle collezioni ispirate alle boutique delle più famose località marittime italiane, da Porto Cervo a Capri, Portofino e Forte dei Marmi, che da anni a questa parte ispirano versioni ad hoc delle borse più iconiche della maison. Ma per lo store a Singapore, il brand ha superato se stesso e ha progettato il primo negozio sul mare. La boutique si erge su un'isola artificiale di vetro e acciaio e rappresenta uno dei due padiglioni autonomi progettati dall'architetto Moshe Safdie come parte dello sviluppo globale del resort integrato Marina Bay Sands. Gli interni, di ispirazione nautica, ricordano uno yacht di lusso, mentre dal secondo piano è possibile accedere a una terrazza all'aperto, con una splendida vista panoramica sulla baia.
Louis Vuitton Island Maison ,2 Bayfront Avenue B2 Shop 36, Singapore 018972
Architetto: Moshe Safdie, Safdie Architects