La sneaker più sostenibile di Nike
La Air VaporMax 2020 Flyknit è costituita al 50% da materiali riciclati
15 Luglio 2020
Da diverso tempo Nike si è focalizzata sullo sviluppo di prodotti sostenibili attraverso progetti come Move To Zero, che punta all’annullamento degli sprechi e delle emissioni di carbonio, e linee come Space Hippie con i suoi modelli che racchiudono le più innovative tecnologie in ambito di progettazione eco-friendly in un design audace ispirato alle esplorazioni spaziali.
Il frutto di questa continua ricerca di materiali innovativi nati dalla trasformazione dei rifiuti è Air VaporMax 2020 Flyknit, una delle sneaker più sostenibili mai realizzate da Nike.
La scarpa, che doveva debuttare alle Olimpiadi di Tokyo 2020, presenta la prima VaporMax Air unit che si estende per tutta lunghezza della scarpa e che è stata realizzata con circa il 75% di materiale riciclato; una tomaia realizzata in Flyknit, a sua volta composto da un filato fatto da componenti riciclate come gli scarti di bottiglie in plastica; una linguetta caratterizzata dall’80% di schiuma riciclata; un rinforzo sul tallone contenente il 60% di TPU riciclato che crea uno speciale ed accattivante effetto grafico; e un outsole che incorpora materiali Nike Grind. Uno delle innovazioni più interessanti è l’integrazione del FlyEase, il sistema on/off, inizialmente progettato per agevolare la calzata e le prestazioni degli atleti, che blocca istantaneamente l'intero piede permettendo una facile entrata all’interno della sneaker.
Il risultato di questi elementi è una sneaker concepita per essere indossata tutti i giorni in un perfetto equilibrio tra sostenibilità, innovazione e design. A livello estetico, come ha spiegato Jarrod Hale, Nike NSW senior project line manager, il modello integra il concetto di "Rawthenticity", cioè mostra come i singoli componenti grezzi del design sostenibile abbiano preso vita per creare materiali perfettamente imperfetti.