Essere Brad Hall
Da meme del web ad autorità dello sneaker game, chi è il nuovo volto di Acne Studios?
14 Luglio 2020
In un’intervista di qualche anno fa, il designer Steven Smith aveva parlato con soddisfazione di quella che aveva definito la sua attitudine da “old white guy”, la capacità di indossare l’ultimo paio di sneakers lasciando a bocca aperta un gruppo di teeneger proprio per il suo aspetto da vecchio uomo bianco. Se c’è qualcuno che negli anni ha raccolto quell’eredità, finendo per trasformarla in un marchio di fabbrica, quel qualcuno è sicuramente Brad Hall.
Youtuber da 440 mila iscritti, sneaker reviewer o più semplicemente icona di stile, Brad Hall nasce per caso il 17 aprile del 2015, quando l’attore comico e sneakerhead Ben Kobold carica il suo primo video online, recensendo dal salone di casa un paio di Air Jordan IV Retro Oreo. Tappeto persiano, mobili di legno e carta da parati non sono certo il genere di background che ci si aspetterebbe nella recensione di un paio di sneaker, dove le scatole di scarpe ammassate sullo sfondo la fanno da padrone, così come lo stile di Brad, che in modo analitico e quasi ironico analizzava le scarpe nei minimi dettagli. Scherzo o meno, quel video segnò l’inizio di un successo inaspettato, tanto dallo stesso Hall quanto dal resto della community, al punto che qualcuno iniziò a sospettare che dietro quei video in cui i chino color cachi incontravano l’ultimo paio di Yeezy Boost 350 potesse nascondersi qualcosa di ben più ingombrante di un semplice comico. Complex secondo qualcuno, Nike secondo altri.
Un “complimento incredibile” secondo Hall, che fino a pochi anni fa si comprava da solo le sneaker da recensire in video. Dal 2015 ad oggi però le cose sono cambiate, e quello che era partito come un gioco per omaggiare una passione nata con Michael Jordan è diventato un vero e proprio lavoro con un seguito di 162 mila follower su Instagram. Brad Hall ha superato Ben Kobold, ha preso vita diventando brand, trasformando quello stile che unisce i sogni più sfrenati di Demna Gvasalia con il reparto sconti di Target in un’icona.
Non è un caso se prima Kanye West e poi Travis Scott lo hanno scelto come testimonial delle campagne Yeezy e Nike, nel lookbook per il lancio delle Yeezy 350 V2 Butter in compagnia di Kim Kardashian e Ibn Jasper o in un tutorial per customizzare un paio di Nike Air Max 270 x Travis Scott. L’ultimo passo di Brad però va oltre lo streetwear, muovendosi verso il luxury nord europeo di Acne Studios che ha affidato a Hall il lancio delle sue nuove N3W in edizione limitata.
Nell’immancabile video recensione Brad Hall esplora il concetto di trasparenza, elargisce consigli su quali calzini scegliere e si lancia in un improbabile photoshoot in cui non ha problemi a mettersi in ridicolo. Perché pur non avendo i numeri di Seth Fowler o Harrison Nevel, Brad Hall è diverso. A distanza di cinque anni dal suo arrivo sulla piattaforma, nessuno è riuscito a rompere gli schemi come lui. Che si tratti di inventiva o più semplicemente di coraggio, in un mondo in cui parlare di sneaker sembra ormai essersi uniformato a un format ben preciso, Hall funziona proprio perché unico.
Un paradosso se pensiamo alla natura del personaggio, che proprio perché tale non può certo vantare la genuinità di molti suoi competitor, di chi scegliendo per parlare di sneaker davanti a una telecamera finisce inevitabilmente nel dimenticatoio di una piattaforma come YouTube, in cui la community del mondo street o più semplicemente fashion sembra latitare in favore dell'immediatezza di Instagram. E se lo youtuber di turno è costretto a ricorrere a format fatti di outfit costosi o mystery box, Brad Hall funziona proprio perché format vivente. Perché fuori da quella bolla ovattata fatto di hype e drop ci piace immaginarlo eternamente fisso nel salone di casa, con una camicia a scacchi e un paio di chino comprati da Kohl (Streetwear Shopping with Brad Hall è la serie della vita) pronto a recensione con calma serafica il prossimo paio di sneaker.