Il corto di Matteo Garrone per la collezione Couture 2021 di Dior
Intitolato 'Le Myth Dior', il video fa dialogare gli abiti del brand con le immagini della mitologia classica
07 Luglio 2020
Per interpretare le atmosfere della collezione Haute Couture Autunno/Inverno 2021 di Dior, presentata il 6 luglio durante la Digital Fashion Week di Parigi, Maria Grazia Chiuri di Dior ha invitato il regista italiano Matteo Garrone, autore di film come Gomorra e Pinocchio, a realizzare un cortometraggio intitolato Le Mythe Dior: un viaggio silenzioso attraverso la bellezza degli abiti e le suggestioni della mitologia classica. Il cortometraggio, che si apre con l'immagine romantica delle sarte della maison intente a confezionare delle versioni miniaturizzate degli abiti, segue due giovani facchini mentre conducono i modelli in miniatura al cospetto di diverse creature mitologiche, custodendoli gelosamente in una casa per le bambole: le immagini del film rievocano l'estetica onirica e fiabesca de Il racconto dei racconti, il film ispirato alle fiabe di Giambattista Basile che Garrone presentò al Festival di Cannes nel 2015.
Il film, che indugia sulle pieghe degli abiti e sui dettagli del confezionamento e ne celebra la tradizione artigianale, è stato ispirato dal Théâtre de la Mode: un teatro itinerante di moda in miniatura ideato dalla Chambre Syndicale de la Couture Parisienne dopo la Seconda Guerra Mondiale per rilanciare l'industria, all'epoca devastata dal conflitto. Nel 1945 le sue 237 figurine, tutte delle dimensioni di una bambola, fecero il giro delle città europee e l'evento fu ripreso negli Stati Uniti l'anno successivo. Per mostrare la nuova collezione, Dior ha realizzato due set di 37 abiti, ognuno riprodotto al 40 percento delle dimensioni originali. Chiuri ha spiegato:
“Tutti gli abiti sono davvero abiti couture. Li abbiamo realizzati nelle vere proporzioni con i veri tessuti, con la vera maestria. È giocoso, ma è reale."
A proposito della scelta di Garrone per la realizzazione del cortometraggio, che costituisce la sua prima esperienza nel campo della moda, Chiuri ha detto:
"[Garrone] non sa niente di moda. Ma penso che tutti abbiamo bisogno di reinventare il nostro modo di lavorare. Durante il lockdown, ho letto molti articoli sul mondo digitale, ma onestamente penso che la moda non possa essere solo digitale. Non è qualcosa che può semplicemente essere vista. Devi toccarla, devi vedere l'artigianalità della sua lavorazione, soprattutto quando si parla di Couture."
Nonostante le intenzioni di Chiuri di pensare fuori dagli schemi e essere "più radicale", non tutti sono stati entusiasti del cortometraggio: a poche ore dalla sua pubblicazione, Diet Prada si è scagliato contro la maison denunciando un casting di modelle esclusivamente bianche. Allo stesso modo, Tim Blanks di Business of Fashion ha notato che il modo in cui la collezione viene presentata nel film non ha niente di radicale, ma che al contrario ha sprecato l'occasione di immaginare uno scenario che si immergesse nella natura in tutta la sua "straordinaria, sfaccettata, perversa ricchezza", nonché nella sua diversità.
Le misure drastiche imposte dalla pandemia hanno costretto il mondo della moda a reinventarsi completamente. In questo momento complesso, Dior è uno dei brand che sta investendo di più sul suo futuro: la presentazione della Haute Couture 2020/21 arriva infatti pochi giorni dopo l'apertura del pop-up store a Capri e appena prima dello show con cui il prossimo 22 luglio presenterà la collezione Cruise a Lecce, senza pubblico. Come ha spiegato Pietro Beccari, Presidente e amministratore delegato del brand:
"Il signor Dior ha avuto il coraggio di lanciare il suo marchio subito dopo la guerra, un atto di ribellione contro i tempi bui. E penso di poter affermare che in questa fase di crisi siamo abbastanza resistenti per poter guardare con ottimismo al futuro."