La storia di Prada Linea Rossa
La prima collezione di luxury street che cambiò per sempre la moda
28 Maggio 2020
La moda, per sua stessa definizione, cambia e gran parte del suo fascino sta in questo suo eterno progredire, evolversi e reinventarsi. Normalmente questo cambiamento avviene piano, stagione dopo stagione. A volte però quest’evoluzione fa un balzo in avanti. Uno di questi casi fu l’introduzione di Linea Rossa da Prada – uno dei momenti fondanti del moderno luxury streetwear che introdusse la cross-settorialità nella moda diventando un evento mediatico nazionale con l’impresa della Luna Rossa e della Louis Vuitton Cup del 2000, oltre che una delle prime collezioni a spostare l’importanza del lusso dal materiale in se stesso al concept e all’estetica dietro il prodotto.
La storia di Linea Rossa è uno dei migliori emblemi del lavoro di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, CEO del brand, oltre che una collezione in grado di recepire con grande lucidità lo spirito dei tempi (in questo caso, il passaggio fra ventesimo e ventunesimo secolo) e prevedere con anni di anticipo l’evoluzione dei trend, diventando la prima vera linea di luxury streetwear della moda.
Il nuovo Prada
Tra le ossessioni di Miuccia Prada c’era il nylon e nel 1984 il brand presentò il suo iconico zaino, item rimasto come uno dei prodotti di punta della maison da trent’anni a questa parte. Era il primo prodotto di lusso composto completamente di nylon prodotto da un brand che da quasi cento anni si dedicava alle valigie e ai lavori di pelletteria più raffinati d’Italia. Oggi la fibra sintetica è data per scontata, ma in quegli anni realizzare un prodotto di lusso con lo stesso nylon utilizzato nella creazione di tende militari era qualcosa di inaudito – oltre che un enorme successo commerciale. Miuccia stessa dichiarò nel 1990 al The New Yorker:
“Ho sempre voluto mescolare i metodi di fabbricazione industriali con il patrimonio del passato e la tradizione artigianale”.
Bisognerà aspettare la collezione FW94, perché il materiale compisse il “salto” dagli accessori agli abiti veri e propri. Fu quella collezione ad avvicinarsi al compimento di un concetto che, per completarsi davvero, avrebbe avuto bisogno di un ulteriore passo: l'introduzione della linea menswear. Nel ’93, la prima collezione maschile di Prada debuttò, presentando il “monochrome look” - quel tipo di minimalismo orientato ai colori scuri nato in risposta al massimalismo degli anni ’80. Come scrisse Tim Blanks all’epoca:
“Quelle sue prime, enormemente influenti collezioni [...] furono quelle in cui il suo concept – portare tessuti sportivi nella sartoria e tessuti sartoriali nell’ambito atletico – radicalizzò il menswear”.
Dopo il lancio della collezione menswear, realizzare una collezione di activewear informale, differenziata dalla produzione più “alta” della mainline fu il passo successivo. Nel 1997 Prada Linea Rossa venne finalmente lanciato. I suoi capi resistenti, monocromi e termosaldati furono un deciso superamento delle linee sportive degli altri brand e il loro branding, una linea rossa semplice e discreta ma ben visibile, divenne presto uno dei loghi più iconici e meglio riconoscibili della moda.
Le notti di Auckland
La combinazione fra stile minimalistico e materiali d’avanguardia diede agli abiti una qualità quasi futuristica – che ben interpretava l’ottimismo nei confronti della tecnologia che si provava negli anni ’90. Linea Rossa rese Prada un marchio di lusso trasversale e ubiquo - passaggio fortemente voluto da Patrizio Bertelli che associò la Linea Rossa alla vela, una delle sue grandi passioni, che portò Prada a correre parallelamente sui binari dello sport e del fashion: la creazione di Luna Rossa, l’equipaggio sponsorizzato da Prada che avrebbe partecipato all’America’s Cup in Nuova Zelanda, il più antico trofeo velico al mondo.
Al resto pensò l’equipaggio di Luna Rossa che diede vita a una delle più appassionanti America’s Cup della storia tenendo incollati milioni di italiani durante le famose notti di Auckland. Ogni volta che la prua di Luna Rossa fendeva le onde del golfo di Hauraki la prima cosa che si notava era quella sottile linea rossa, simbolo di eleganza e sport. Il mondo velistico rimase sempre il nocciolo concettuale della linea, che per i suoi abiti recuperò forme, materiali e dettagli dalle uniformi tecniche degli yachters: la tecnica della termosaldatura, il nylon delle vele e degli anorak, la color palette essenziale.
Per la prima volta materiali, design, sport, marketing e brand values divennero, più che una release commerciale, un evento nazionale e la sottile striscia rossa, riprodotta sullo scafo della Luna Rossa e sulle uniformi della squadra divennero uno dei marchi più riconoscibile dell’epoca.
Prevedere il futuro
Oltre a catturare lo zeitgeist culturale dell’epoca con la sua nuova estetica che mescolava sportswear e lusso, Prada Linea Rossa era versatile nella sua semplicità e assai riconoscibile grazie al suo branding inconfondibile ma discreto: in breve, divenne un brand aspirazionale per un’intera generazione. L’unione di brand value e funzionalità e soprattutto l’estetica minimal-chic ne decretarono il successo presso quelle sub-culture di clubber inglesi che ascoltavano drum-n-bass, grime e UK Garage oltre che in quelle hoolingans che giravano intorno agli stadi da calcio inglesi e che vivevano secondo la regola: “Vestiti bene e comportati male”. Ancora una volta Linea Rossa prevedeva il futuro: il concetto di uno sportswear di lusso informale ma dotato di tutto il fascino di un prodotto di moda, che poteva diventare un segno di distinzione e riconoscimento sociale per i giovani grazie al suo stile coerente e al suo branding facilmente identificabile, non era stato veramente esplorato fino ad allora. Il risultato fu quello di aumentare ulteriormente le sfaccettature culturali del brand. Il successo fu tale che i prodotti di Linea Rossa vennero elevati alla dignità delle passerelle quando Miuccia Prada li incluse nella sua collezione SS99.
Infine, Linea Rossa venne rilanciata da Prada nelle collezioni FW18, SS19, FW19 e ancora nella SS20 associandola, più che allo sport, al mondo del rap con endorsement di cantanti come A$ap Rocky, Migos, Kanye West e Willow Smith - e riportandola così in sincrono con i nuovi tempi e le nuove culture giovanili.
Di Prada Linea Rossa oggi rimane un grande lascito culturale, oltre che la capacità pioneristica di introdurre nuovi linguaggi ed estetiche nella moda, oltre che uno degli esempi meglio riusciti dell’incontro fra vision di grandi designer e desideri del pubblico di massa. A testimonianza della sua lungimiranza, queste sono le parole con cui Miuccia Prada raccontò lo stile della collezione al The New York Times:
“La nostra idea è mescolare la tecnologia con il vestiario quotidiano. Non devi vestirti da campione per praticare uno sport. Nel lungo termine, vedo abiti formali per occasioni speciali e un numero sempre maggiore di persone che indossano sportswear tutto il giorno”.