Valentino non parteciperà alla digital fashion week di Parigi
Il brand presenterà la collezione SS21 con uno show co-ed a settembre
14 Maggio 2020
In una recente intervista a MFF, Pierpaolo Piccioli ha annunciato che la collezione SS21 di Valentino sarà presentata a settembre con uno show co-ed indipendente e che il brand non prenderà parte alla digital fashion week di Parigi che si svolgerà in luglio. Lo show della collezione Couture sarà invece presentata a luglio, con un non meglio specificato evento e che sarà parte integrante della collezione stessa. Ecco con quali termini Piccioli ha parlato dei motivi della sua decisione:
Non voglio compromessi. Se c'è una cosa che ho imparato durante il lockdown è che si deve ripartire in modo più radicale, più preciso e diretto, se possibile. Quindi faremo un altro tipo di presentazione che ovviamente non sarà uno show, ma non sarà un compromesso.
Non credo molto nel fatto che una collezione appartenga al paese dove la si presenta. Penso di sostenere molto l'Italia perché ho sempre detto che la couture di Valentino è fatta non in Italia ma a Roma, in Piazza Mignanelli. […] Se Parigi è la città dove ci sono più buyer e più stampa, che possono diventare una cassa di risonanza per arrivare in tutto il mondo, a me va bene. Non è il posto dove una cosa è presentata ma il posto in cui è raccontata. […] Non credo che si sostenga il paese sfilando a Milano o a Roma.
Ciò che Piccioli fa è definire implicitamente la decisione di Armani un gesto retorico, una dimostrazione di sciovinismo facile e non necessaria, riflettendo con disincantata praticità che è a Parigi che si trovano i veri destinatari dei fashion show: buyer e stampa. Quanto alla questione della crisi del retail, invece, Piccioli ha sottolineato l’importanza di “non seguire schemi predeterminati” mentre, quando gli è stato domandata un’opinione sul calendario della moda, che molti come Armani e Dries Van Noten hanno criticato, ha detto: “Non mi sento sotto pressione. Per me le collezioni sono opportunità di raccontare ciò che penso”.