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L'industria creativa in quarantena - E05 BRAIN DEAD

Elia racconta la sua nuova quotidianità

L'industria creativa in quarantena - E05 BRAIN DEAD Elia racconta la sua nuova quotidianità

Dopo le interviste a The Attico, SUNNEI e Gianluca Cantaro, nss magazine continua a raccontare questo particolarissimo periodo di quarantena attraverso le voci della creatività milanese e internazionale, per loro natura poco abituate a gettare radici in un solo luogo, quanto piuttosto ben più soliti a viaggiare per il mondo in cerca di ispirazioni e stimoli, riflesso puntuale di un'industria dalla vocazione globale. 

A raccontare la sua nuova quotidianità questa volta è il turno di Elia, una delle menti creative dietro a Brain Dead, brand profondamente internazionale e connesso con numerose realtà sparse in tutto il mondo, dal Giappone all'Italia, passando per Stati Uniti e Gran Bretagna. 

#1 La tua giornata tipo in quarantena

Mi alzo, doccia, cibo gatto, colazione, email tutta la mattina, pranzo in casa, ricerca e disegni (ammetto che a volte mi perdo in ore di ricerca inutile), tapis roulant/esercizi crociato rotto, cena, BD meeting, libro, letto.


#2 Il tuo primo pensiero quando hai scoperto che il Coronavirus era un problema reale e concreto

Onestamente non ricordo. Ero in Giappone da un mese perché stavamo montando un negozio dentro Dover Street Market. Vivevo nella parte nord di Harajuku che confina con Sendagaya. Tutte le mattine correvo per tutto il villaggio olimpico lì a Sendagaya da solo e pensavo a come sarebbe rimasto cosi inusato.


#3 Quale app stai usando di più in questo periodo

NTS Radio

#4 La tua più grande paura e cosa ti manca di più

Non vivo in casa dei miei da quando avevo 16 anni. Guardare indietro non è il massimo per me. Specialmente per il lavoro che faccio. Pero magari è utile, chissà. 
Quello che mi manca oggi è lavorare in una parte del mondo diverso ogni mese con Kyle. Senza dover tornare in ufficio o avere limitazioni di tempo. Possiamo lavorare fino a tarda notte o spendere 9 ore dentro una libreria senza che nessuno ci disturbi.


#5 La scoperta più piacevole della tua quarantena

Primo, sono riuscito finalmente a finire delle cose per me stesso, che da un po' avevo in testa: un libro, un sito, un logo. Secondo ho scoperto quante cose sono inutili. Quante ore passavo in macchina ogni giorno (a Los Angeles ho la media di 32 miglia al giorno).


#6 La tua colonna sonora o l’album che stai ascoltando

Black Belt Eagle Scout - Mother of My Children


#7 Il tuo consiglio per le persone creative che vanno in difficoltà in questo momento di stallo

Pulire desktop, creare un folder su pensieri ed immagini di queste settimane e ripartire da li. Aiuta una parte del cervello chiamata central executive, che come il tuo computer riesce a ripulirsi dai file che sono vecchi e quindi creare un canvas pulito per il futuro.


#8 Stai già progettando il tuo post-quarantena?

Tante scarpe.