L'industria creativa in quarantena - E03 Gianluca Cantaro
L'Editor in Chief di NOWFASHION racconta la sua quotidianità
30 Marzo 2020
Come ha scritto il co-founder di nss Walter D'Aprile in un editoriale apparso prima su Highsnobiety e poi in versione integrale su nss magazine, il Coronavirus è la prima esperienza condivisa del mondo globalizzato. L'industria della moda è stata uno dei settori più colpiti dall'emergenza e soprattutto dalla quarantena. Ma oltre alla filiera produttiva, una parte importante del fashion è rappresentata dai magazine che la raccontano - e che costituiscono a tutti gli effetti un anello di congiunzione importantissimo tra i designer e il pubblico di appassionati.
Dopo il primo episodio con Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini di THE ATTICO e il secondo con Loris Messina e Simone Rizzo di SUNNEI, nss magazine ha contattato anche Gianluca Cantaro, editor-in-chief di NOWFASHION, la bibbia di tutti gli appassionati di moda - il daily web-magazine che informa quotidianamente e pubblica in real-time foto e video delle sfilate da tutte le fashion week del mondo - per chiedergli in che modo l'editoria del fashion può (e deve) reagire alla crisi.
#1 La tua giornata tipo in quarantena.
Mi sveglio alla stessa ora in cui mi svegliavo nei giorni lavorativi, alle 7. Poi caffè con la mia fedele moka e colazione. Passo 334.497.495.000 ore a guardare i social media e verso le 8.30 un po' di stretching ed esercizi come gli anziani (cioè io) sui voli intercontinentali. Poi smaltisco tutto il lavoro, molto rallentato, di questi giorni. Guardo molti film, leggo, studio giapponese e faccio quelle cose di casa che non si ha mai tempo di fare. Tipo riordinare il ri-ordinabile. Marie Kondo mi ha chiesto ripetizioni su Facetime.
#2 Il tuo primo pensiero quando hai scoperto che il Coronavirus era un problema reale e concreto.
Quando, tornando dalle sfilate di Parigi, ho visto come la comunicazione del Governo era cambiata rispetto a 10 giorni prima. Trovo che i media abbiano gestito malissimo la situazione, pur di vendere copie e avere click sui loro siti, facendo un po' di sciacallaggio sull'informazione. Un sensazionalismo inopportuno, la stessa intellighenzia che avrebbe dovuto informare sapientemente ha creato panico. Un esempio su tutti la scellerata pubblicazione delle bozza del primo decreto che ha causato l'esodo di molti verso sud. Così mi informo direttamente alla fonte, attraverso i siti del governo, dei ministeri e delle istituzioni coinvolte in prima linea.
#3 Quale app stai usando di più in questo periodo.
TikTok e Instagram. Poi iMessage, Whatsapp, WeChat e Line per comunicare con gli amici in giro per il mondo.
#4 La tua più grande paura e cosa ti manca di più.
La mia più grande paura è che la gente continui a non capire che uscire non è la cosa da fare, per chi sta soffrendo, per chi lavora negli ospedali e per se stessi. Inoltre mi preoccupa molto capire come e se l'Italia potrà affrontare il post-pandemia dal punto di vista economico. Mi mancano le persone care e amici ovviamente, sento tutti regolarmente, ma è diverso. Non sopporto gli aperitivi in video-call o similari (LOL) e mi manca il non poter uscire e fare attività fisica, tipo la corsa o giocare a calcio. Anche qui la gente dovrebbe capire che non deve andare a correre o fare qualunque altra cosa fuori da casa loro.
#5 La scoperta più piacevole della tua quarantena.
Rallentando sono riuscito a riflettere maggiormente su qualunque cosa. Il quotidiano lavorativo richiede immediatezza di reazione e non ti permette di farlo adeguatamente.
#6 La tua colonna sonora o l’album che stai ascoltando.
Mah, ascolto mille cose e vado sempre aggiungendo canzoni alla mia playlist. Con TikTok ho scoperto Bando di Anna LOL
#7 Il tuo consiglio per le persone creative che vanno in difficoltà in questo momento di stallo.
Mi sento parte del gruppo. Ritornate a pensare, come sto facendo io e traetene giovamento. Non pensate a quando finirà perché non lo sappiamo.
#8 Stai già progettando il tuo post-quarantena?
Non saprei, forse progettare non ha molto senso in questa incertezza. Però sto pensando molto a diversi scenari.