Come nasce una sneaker firmata Nike x Stussy
La Air Zoom Spiridon Caged è solo l'ultimo capitolo di una collaborazione che ha cambiato lo sneaker game
18 Marzo 2020
Tutto ha inizio lo scorso 4 marzo con un post su Instagram di A$AP Nast, che per la prima volta rivela ai suoi follower quale sarà la prossima collaborazione tra Nike e Stussy, e conferma il ritorno di un modello lasciato per troppi anni a prendere polvere negli archivi dell’azienda con lo Swoosh. Al piede adagiato su una pelliccia è allacciata in bella mostra una Air Zoom Spiridon Caged o Spiridon ‘03, la seconda versione della scarpa disegnata nel 2003 da Steven Smith, in una inedita ed aggiornata colorway. E’ la versione 'Fossil', dal sapore retro futurista. Insieme a lei uscirà, il 20 marzo secondo le indiscrezioni, anche la versione 'Pure Platinum', vista per la prima volta ai piedi di Travis Scott.
Le Spiridon Caged si inseriscono perfettamente nella scelta di Nike di rilanciare molti modelli nati nei primi anni ‘00, come testimonia la nuova eccitazione attorno alle Dunk, tornate in poco tempo ad essere il modello più ricercato dagli appassionati dopo anni lontane dai riflettori. E inoltre continuano sul recupero del primo filone tech-wear, seguendo di tre d’anni le reissue del primo modello delle Air Spiridon, uscite per la prima volta nel 1997 e dedicate al primo Oro olimpico moderno della maratona: Spiridon “Spyros” Louis. Nel maggio del 2018 Undefeated, un altro pilastro dello streetwear californiano con un rapporto privilegiato con Nike, ha postato sul suo Instagram una foto con una Spiridon Caged nella classica colorway rossa con dettagli grigi. Quasi due anni dopo è toccato a Stussy recuperare questo iconico modello, similmente a quanto ha fatto Supreme con l’Air Spectrum.
D’altronde la collaborazione tra Nike e Stussy funziona alla grande quando si tratta di tirar fuori modelli che sembravano dimenticati per attualizzarli. Sono passati ormai venti anni dalla prima collaborazione tra le due aziende, una Huarache LE limitatissima e disponibile solo nel negozio londinese di Stussy, nata dalla fortunata intuizione di Michael Kopelman, allora direttore del comparto inglese del brand californiano e Fraser Cooke, colui che decideva le collaborazioni per Nike.
Ebbero un tale successo che l’anno successivo Nike decise di aprirsi per la prima volta a collaborare con un brand di abbigliamento e scelse, ovviamente, Stussy. Il risultato furono due Dunk High che sfoggiavano due swoosh in snakeskin nero e ostrich marrone mai visti prima e furono rese disponibili solo negli Chapter Store di Stussy a New York, Los Angeles, Londra e Tokyo. E ogni negozio aveva solamente 24 paia (12 per colorway) disponibili al giorno, per due settimane. Inutile dire che le file fuori dai negozi saranno il preludio di quelle per le Dunk Pigeon nel 2005.
Qualche anno dopo i due brand disegnarono insieme anche una versione Low delle Dunk, chiamate Cherry per via della ciliegia in cima alla linguetta, il modo perfetto per suggellare una colorway dedicata al gelato napoletano. La cioccolata e la fragola dei pannelli si mescolavano dolcemente su una midsole di vaniglia, diventando immediatamente una delle Dunk più ricercata dagli appassionati di SB.
Solo la scorsa settimana Travis Scott indossandole ha fatto aumentare vertiginosamente il prezzo delle sneaker sui mercati secondari, a testimonianza di come il rapper di Houston sia diventato il tastemaker di riferimento della nostra epoca. E non è un caso che le nuovissime Air Zoom Spiridon Caged x Stussy siano apparse ai suoi piedi subito dopo.
E’ la 'Pure Platinum', più morbida e delicata rispetto alla prima versione, interamente realizzata in canvas dalla tonalità neutra che ricorda i colori della terra e impreziosita dai dettagli a contrasto di swoosh - questa volta in suede - e dell’immancabile cage. La contrapposizione tra la fragilità dei materiali e dei colori usati e l’imponente struttura della scarpa la rende estremamente affascinante, in modo simile alle collaborazioni tra Nike e Fear of God.
Più aggressiva la versione 'Fossil', che presenta una tomaia interamente in mesh grigio-argentato reflective su cui risaltano le linee lucide e sinuose che danno forma alla scarpa. A completare il tutto i dettagli dello swoosh e del toe-cap in pelle nera scintillante, quattro strategiche scritte Stussy e l’iconica gabbia Pebax a circondare la sezione del tallone nella suola. Due nuove creazioni per una collaborazione che non finisce mai di sorprendere.