I look finali di Miuccia sono il vero show di Prada

La stilista intellettuale: è questa l'immagine che in molti hanno dipinto di Miuccia Prada, la ribelle della moda. Ma Miuccia è molto di più di una comunista che distribuiva volantini indossando Yves Saint Laurent e smeraldi. Se c'è qualcosa che più di tutto oggi rende Prada un brand così amato, più delle sue creazioni e dei suoi accessori, è piuttosto proprio lei: Miuccia, "Miu Miu" (come la chiamavano da bambina), la designer che tutti vorrebbero per amica. Ne sono un esempio profili Instagram come @whatmiuccia, che colleziona con rigore tutti i look sfoggiati dalla stilista milanese.

Sempre impeccabile e sorridente, al termine di ogni show il pubblico impazzisce per il suo saluto, tanto che si potrebbe dire che negli anni Miuccia (forse inconsapevolmente) abbia creato uno show nello show.

Icona di eleganza anche off-show, il suo stile gipsy bourgeois è ben riconoscibile in tutte le occasioni. Negli anni non ha mai avuto paura di osare, che si trattasse di sandali con i calzini, abiti di frange neon o il mix&match di vari patchwork da tappezzeria. Per non parlare del pocono, quel tipo di nylon più resistente che lei per prima utilizzò per la produzione delle valigie del nonno. Allo stesso tempo, al contrario del mantra di Anna Dello Russo (che nel 2012 cantava "fashion is always uncomfortable"), Miuccia non ha mai rinunciato alla praticità: è impossibile vederla in look in cui non si sente a suo agio, mentre è abbastanza comune trovarla seduta per terra a sorseggiare un bicchiere di Chardonnay. 

Lungi dal volersi ritirare, la signora Prada si prepara a una nuova sfida: in chiusura della Milan Fashion Week Women's FW20, ha dato l'annuncio ufficiale che Raf Simons diventerà co-creative director di Prada a partire dal 2 Aprile. Non resta che aspettare di scoprire con quale look finale il duo di geni Prada-Simons ci strabilierà il prossimo settembre.