Milan Fashion Week FW20 Moodboard
Arte, cinema e spettacolo: tutte le ispirazioni dietro alle passerelle di Milano
23 Febbraio 2020
Cosa succede se il futuro, tra virus, crisi climatica e alienazione sociale è sempre più incerto? Si cerca rifugio in altri mondi possibili, quelli raccontati da libri e cinema.
Almeno è quello che hanno scelto di fare molti degli stilisti della Milano Fashion Week dedicata alla stagione FW20. Max Mara ha riletto Riders to the Sea di John Millington Synge e Missoni Flatland di Edwin F. Abbott. Moschino è tornato indietro alla Rivoluzione Francese, rielaborando l’iconica figura di Maria Antonietta che, più di quella dipinta da Vigée-Le Brun, assomiglia a quella raccontata pop interpretata da Lucille Ball in DuBarry was a Lady e da Kirsten Dunst in Marie Antoinette di Sofia Coppola, ma anche all’eroina della nostra infanzia Lady Oscar. Marco De Vincenzo e Francesco Risso per Marni si sono ispirati ad Alice nel Paese delle Meraviglie di Carroll: il secondo lasciando libero il suo lato psichedelico, mentre il primo giocando con le proporzioni dei dettagli come la bambina che si trasformava in gigante o minuscola fanciulla. Un mondo di fiaba e di fantasia richiamato alla memoria da Richard Quinn che per la sua nuova collaborazione con Moncler porta in passerella un assaggio di Charlie e la fabbrica di cioccolato di Tim Burton. Gucci, tra le tante ispirazioni, cita il cinema di Fellini, mentre MSGM continua la partnership con Dario Argento iniziata per la collezione FW20 Men esplorando Suspiria e gli altri capolavori del maestro del brivido. Questa MFW è una lunga proiezione di cortometraggi fatti di stoffa e sogno, scintillante come la notte la notte degli Oscar. Il premio per la miglior collezione? Va a Fendi con le sue bellissime ed elegantissime dark ladies.
Qui sotto le ispirazioni più interessanti della MFW FW20.