I brand cinesi non parteciperanno alla Paris Fashion Week a causa del Coronavirus
Mentre le Fashion Week di Shanghai e Tokyo sono state rimandate a data da destinarsi
12 Febbraio 2020
Questa settimana le vittime di Coronavirus sono salite a mille, con oltre 40mila contagi ma gli effetti più evidenti del virus si vedono sull'economia. Il New York Times ha raccontato i timori per l’economia mondiale visto che potrebbero passare «settimane e forse mesi prima che il mercato cinese, riprenda a funzionare a pieno ritmo». Sul mercato della moda le conseguenze si stanno già facendo sentire e ieri la situazione si è aggravata con l'annuncio della cancellazione degli show di Masha Ma, Shiatzy Chen, Uma Wang, Jarel Zhang, Calvin Luo e Maison Mai previste durante la Paris Fashion Week. Come annunciato da La Fédération de la Haute Couture et de la Mode in un comunicato stampa, l’evento, che si terrà dal dal 24 febbraio al 3 marzo, dovrà fare a meno di questi sei brand:
La Fédération de la Haute Couture et de la Mode metterà a disposizione tutte le sue piattaforme di comunicazione per permettere a questi marchi di condividere il lavoro che avevano programmato di presentare sia in Francia che all'estero.
L’Asia, appare sempre più isolata, con luxury brand che chiudono i loro punti vendita e la fashion week di Shanghai prevista dal 26 marzo al 2 aprile e la settimana della moda cinese di Pechino in programma dal 25 al 31 dello stesso mese, rinviate a data da destinarsi.
Mentre a Parigi, ma anche a Londra, stanno ancora elaborando i dettagli per questo sistema alternativo che permetterà alle aziende delle zone più colpite dal virus di presentare le loro creazioni, la Camera Nazionale della Moda lancia il progetto China, we are with you. Durante la MFW prevista dal 19 al 24 febbraio, streaming, collegamenti video, piattaforme di social media e contenuti backstage creati ad hoc saranno il ponte che unirà Italia e Cina, dando modo anche ai buyer di tenersi aggiornati sulle proposte per la FW20. Inoltre, 8 stilisti emergenti cinesi che avrebbero dovuto mostrare le loro collezioni all'interno dello spazio Fashion Hub lo potranno fare in digitale, con proiezioni video e videochiamate in diretta per illustrarne i dettagli.
Mai come in questo momento di quarantena, tecnologia e social media diventano gli strumenti indispensabili per tentare di arginare una ripercussione economica che secondo le stime della Camera della moda determinerebbe "una contrazione del fatturato dell'industria moda tra -1,5% e 2,5% rispetto al primi semestre 2019 causata da una contrazione dell'export fra -0,5% e -1%".