Perché i comici americani sono stati i primi sneakerhead dello show business
Dal pioniere Jerry Seinfeld a Pete Davidson e Hasan Minhaj, comici e sneaker non sono mai stati così vicini
07 Febbraio 2020
Che cosa c’entra un comico americano bianco di mezza età con un paio di Nike tra le più odiate (e amate) degli ultimi anni? In apparenza nulla, in pratica tantissimo, soprattutto se il comico in questione è tra i più ricchi ed influenti della storia - Jerry Seinfeld - e quelle sneaker sono delle Nike Shox TL.
L’inaspettato legame che intercorre tra comici e sneaker è più solido di quanto ci si potrebbe aspettare, e la prova non è solo Jerry Seinfeld.
Se si parla di sneaker in tv il primo show che viene in mente è Fresh Prince of Bel Air, il palcoscenico dal quale Will Smith si faceva portavoce della cultura e dell’estetica (soprattutto black) dell’epoca, come prima di lui aveva fatto Martin Lawrence nella sua sitcom Martin. L'idea alla base delle scelte di stile del Principe di Bel Air era lo show off, il mostrare, spesso in anteprima, sneaker non ancora uscite o sfoggiare quelle che erano già diventate desideratissime. Contrapponendosi ai colori sgargianti e ai look esagerati di Smith, c’era però un ragazzo ebreo che all'inizio degli anni Novanta iniziava la sua carriera da stand up comedian a New York. Come il suo eroe, il giocatore dei New York Jets Joe Namath, Jerry Seinfeld prediligeva sneakers rigorosamente bianche, ma mai noiose. Per Seinfeld le sneaker dovevano essere uno statement piece, un accessorio potente in grado di aggiungere qualcosa a look monocromatici e molto basic. Nelle prime stagioni dell’omonima sit com il comico indossa prevalentemente silhouette Nike, dalla Nike Air Mowabb ACG OG alla Jordan 6 “Sport Blue”, dalla Huarache “Purple Punch” alla Air Jordan V “Grape”, dalle Air Trainer SC High “White/Royal Blue” alle Air Jordan 7 “White/Cardinal Red”, dalle Air Structure 2 “White/Deep Purple” fino alle Air Tech Challenge, le stesse di Andre Agassi.
Quest’ultima sneaker è emblematica dello stile e dell’estetica di Seinfeld, che con grande nonchalance, puntata dopo puntata, entra in scena con alcune delle sneaker più controverse e apprezzate degli ultimi anni. Seinfeld beneficiava di un contatto diretto con Nike, grazie alla cosidetta Nike Lady, all’anagrafe Tracy Gray, che in quegli anni gestiva i rapporti tra gli show televisivi (primo fra tutti Friends) e il brand di sportswear. Al comico venivano mandate regolarmente sneaker gratis, tanto da arrivare a costruirsi una collezione di oltre 500 paia di scarpe. A partire dalla sesta stagione di Seinfeld, però, Jerry indossa sempre meno sneaker, optando invece per scarpe più formali, e anonime. Non è chiaro se questo avvenne a causa del decorrere di quell’accordo con Nike, ma ciò che è certo è che Seinfeld ha continuato ad essere fan del brand di sportswear anche negli anni a venire. Da quasi vent’anni ormai Seinfeld indossa quasi esclusivamente Nike Shox, una delle silhouette più discusse nella storia dello Swoosh, a causa di quella forma e di quella suola così inusuali. A suggellare questo amore incondizionato, Nike, insieme ai New York Mets, ha regalato qualche anno fa un paio di Shox personalizzate realizzate con le vecchie divise della squadra. Persino nel suo show su Netflix, Comedians in Cars Getting Coffee, Seinfeld indossa in quasi ogni puntata un paio di Shox, spesso abbinate al colore dell’auto usata nell’episodio. Grazie ad un gusto così particolare e a delle scelte così specifiche, secondo molti Seinfeld è inaspettatamente una delle personalità più importante dello sneaker game.
Emersi negli stessi anni di Seinfeld, Dave Chappelle, Chris Rock e JB Smoove hanno stabilito fin da subito un legame particolare con lo sneaker game. I primi due in particolare, grandi amici di Kanye West, sono diventati naturalmente fan delle YEEZY, Rock le indossa spesso sul palco dei suoi spettacoli e in prima fila alle partite di basket dei Knicks. Ma guardando la cover del suo primo comedy album, datato 1991, appare chiaro che Rock fosse inconsciamente all'avanguardia, con quel paio di Jordan V 'Grape' ai piedi, giacca di pelle e blue jeans. Da sempre grande appassionato di basket, JB Smoove è apparso in diverse pubblicità di Jordan Brand, accanto a Scottie Pippen, e in uno dei suoi primi spettacoli raccontava la camminata tipica degli sneakerhead del suo quartiere, che camminavano con il piede irrigidito per non creare increspature sulle tomaia delle loro Air Force 1, il temutissimo creasing.
Per molti di questi comici l'interesse verso le sneaker deriva dalla passione per il basket, o più in generale per lo sport, una sorta di rito di passaggio è stato per molti l'acquisto del primo paio di Jordan. Ma non solo. Nel momento di massima visibilità, e di vulnerabilità, quando si è sul palco da soli, con un riflettore puntato addosso, è fondamentale sentirsi sicuri nei propri panni e soprattutto nelle proprie scarpe, ed è qui che le sneaker tornano in gioco. Soprattutto perché di base i comici si sentono tutti un po’ sfigati, o questo almeno è quello che vogliono farci credere, e un accessorio del genere era ed è in grado di farli sentire e apparire cool.
Ha spiegato bene questo concetto Pete Davidson, comico del Saturday Night Live (costantemente sui giornali di gossip per le sue relazioni con attrici e modelle), che ospite da Sneaker Shopping di Complex ha dichiarato:
Sono bruttissimo ma quando mi metto un paio di sneaker mi sento subito meglio.
Davidson è completamente immerso nella cultura street e hype, ne capisce i meccanismi e il funzionamento, racconta inoltre infatti di aver resellato un paio di Red October ad esempio. Anche sul red carpet non rinuncia a sneaker da collezionista, come le Nike Air Mag indossate in occasione del roast di Rob Lowe, abbinate ad uno smoking. Grande fan delle Jordan, le porta spesso ad eventi pubblici e pare ne abbia regalato un paio anche a Larry David, storico attore e comico americano, oggetto di battute e scherzi per il suo stile ultra casual, caratterizzato soprattutto da sneaker no branded molto molto basic.
Dal canto suo Micheal Che, partner di Davidson al Weekend Update del SNL, non comprende l’hype che circonda questo mondo. Con oltre 250 scarpe nella sua collezione personale, inaugurata da un paio di Air Jordan 7s quando era ancora un ragazzino senza troppi soldi, Che ha reso il suo look del Weekend Update, fatto di completo e sneaker, un suo segno distintivo. Per il suo comedy special, invece, Che ha scelto un paio di semplici Air Force 1 bianche, un modello iconico che secondo le sue stesse parole rimarrà attuale anche tra trent’anni.
Talmente a suo agio nello sneaker game al punto da criticare il sizing delle YEEZY e i prezzi del reselling, è invece Chris D’Elia, altro comico americano con una grande collezione di scarpe. La prima di cui si è innamorato è stata l’Air Max 180 di suo papà - “E’ stata la prima sneaker che ho visto e che ho pensato fosse cool” - mentre tra le sue preferite spiccano la Air Jordan 1 Shattered Backboard e la Lance Mountain x Air Jordan 1 SB.
Ma il comico - sneakerhead per eccellenza degli ultimi anni è senza dubbio Hasan Minhaj. Nel suo show Netflix Patriot Act, in cui con grande ironia e intelligenza spazia tra politica, economia, fake news e razzismo, Minhaj sfoggia infatti una serie di silhouette da vero hypebeast, dalle Air Jordan 1 Union Los Angeles, passando per le Nike Air Fear of God 1 fino alle sacai x Nike LDVs e alle sue preferite, un paio di Air Jordan 3 White Cement, indossate in occasione della puntata dedicata a Supreme New York. Minhaj ripercorre con perizia e lucidità l'ascesa del brand di James Jebbia, senza tralasciare le accuse di plagio, l'acquisizione da parte del controverso Carlyle Group, di fatto chiedendosi se in quella che era nata come una sotto cultura siano rimasti ancora degli elementi culturali, o se si sia trasformato tutto in mero business. Sul suo profilo Instagram, poi, si fa ritrarre spesso con le sue sneaker preferite ai piedi.
Non è propriamente uno sneaker head ma è in ogni caso il primo entertainer ad aver creato una sua signature shoe con Nike, Kevin Hart, uno dei comici più pagati e di successo al mondo. Quello che di solito è appannaggio solo di atleti professionisti o rapper di successo, nelle mani di un comico rappresenta un passaggio importante, un cambiamento nella percezione della portata mediatica di un personaggio come Hart. Per la sua sneaker Hart ha lavorato su una silhouette pensata per allenarsi e correre - l’attore è un fanatico del fitness - decorata inoltre da frasi motivazionali.