4 designer da tenere d’occhio alla prossima Fashion Week di Milano
Giovani, internazionali e profondamente legati alle loro origini
29 Gennaio 2020
I quattro designer scelti da nss magazine sono giovani, internazionali e profondamente legati alle loro origini.
Hanno già esordito nel mondo della moda, ottenuto riconoscimenti e apprezzamenti da buyer, stylist e redattori. Sono accomunati da un’estetica contemporanea e di tendenza, sfileranno alla prossima fashion week s.s. 2020-21 a Milano.
Angel Chen
Bio
Angel nata a Shenzen, in Cina, e formata a Londra, si diploma in womenswear. Nel 2014 fonda il suo marchio e nello stesso anno la rivista i-D UK la inserisce fra “le 5 migliori designer diplomate dell’anno”, e nel 2016, compare nella lista dei “30 Under 30” di Forbes. La sua formazione prosegue come stagista da Marchesa e Vera Wang e tramite queste esperienze gli elementi del suo brand prendono forma: tessuti, texture, ricami, colori audaci, eccentricità e spirito libero.
Ispirazioni
La sua fonte di ispirazione è un mix e match di culture diverse, come la cultura cinese, la costante ricerca di stampe africane, sui loro colori e sulle cerimonie tradizionali. Ha un approccio, giocoso e colorato alla moda e fonde insieme l’estetica orientale a quella occidentale.
La collezione di debutto
La sua collezione di laurea, “Les Noces" ha suscitato grande attenzione degli addetti ai lavori e dei media grazie al modo teatrale di presentare un matrimonio LGBT.
Produzione
La chiave del processo creativo di Angela Cheng è il mix stili e tessuti diversi. Le tecniche preferite sono la tessitura e i ricami mixati a materiali come poliestere, seta, cotone, plastica e metalli. La produzione è in Cina.
Salvatore Vignola
Bio
Salvatore ha 29 anni ed è originario della Basilicata, ma vive a Milano da quasi dieci anni. Si diploma presso la NABA con una specializzazione in Fashion Design che gli consente di sviluppare capacità sia artistiche che progettuali.
Ispirazioni
Fedele alle sue origini e alla sua storia personale, il designer si destreggia tra un drammatico romanticismo, una sobrietà militar-chic, e una forte teatralità. Uno dei principali riferimenti è la Basilicata. Tradizioni, usi e costumi sono una costante e spontanea fonte di ispirazione. I suoi principali riferimenti sono Chanel, Jean Paul Gaultier, Elsa Schiaparelli e John Galliano. Nell'arte invece prende molta ispirazione da Alejandro Jodorowsky, perché ritrova nella sua creatività lo stesso approccio un po' infantile che traspare anche nei suoi lavori.
La collezione di debutto
La collezione, presentata alla fw19-20, Brigantessa 2.0, lo ha reso celebre. Composta da strati e livelli differenti, la collezione di Salvatore Vignola cela una profondità e una ricerca notevoli che mostrano lo studio e la passione del giovane designer italiano verso la propria terra e l’aspetto teatrale della vita, forse ereditando quella cultura della ‘maschera’ psicologica che ha reso famoso nel mondo il Novecento italiano di Pirandello e Svevo.
Produzione
La produzione è totalmente made in Italy.
Ssheena
Bio
Sabrina Mandelli ha conseguito un diploma triennale in Fashion Design presso l’Istituto Marangoni di Milano nel 2008. Ha lavorato per Dolce&Gabbana, occupandosi di demi couture e special pieces, e oggi ricopre il ruolo di Womenswear Head Designer and Style Coordinator presso Off-White™ Nel 2015, fonda il suo brand SSHEENA e realizza il desiderio di creare personaggi femminili che interpretino il mondo dal suo punto di vista personale.
Ispirazioni
SSHEENA è un brand italiano che fonde sportswear, influssi street e workwear. La missione del brand è dare voce alle donne che Sabrina ammira: "inguaribili paranoiche costantemente fuori tendenza". Il luogo preferito di ricerca è il Bricocenter: l’abbigliamento da lavoro è utile e non fashion, per mixare questi dettagli con la moda, perché la rendono più fresca e inusuale. Ha immaginato un’eroina che difende l’umanità da un imminente attacco fantascientifico, una specie di guerriera contemporanea retro futurista. L'immaginario di riferimento viene da Spazio 1999, serie di fantascienza dei primi anni Settanta: attitudine futurista, eroica ma non melodrammatica.
La collezione di debutto
Su una passerella d’eccezione Ssheena e le sue creazioni si sono mosse su un’ Urban Catwalk, con un fashion show aperto al pubblico e approdato dalla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale in Piazza Duomo.
Produzione
La produzione dei capi è un’attenta ricerca su lavorazioni e tessuti rigorosamente made in Italy: in Veneto, Lombardia e alcuni accessori in Emilia.
Shuting Qiu
Bio
Shuting Qiu è nato in Cina e si è laureato in Fashion presso l'Accademia Reale di Belle Arti di Anversa. Il suo marchio omonimo è stato fondato nel 2017, proponendo un senso distintivo di femminilità che caratterizza una donna moderna e romantica. L'ideale di donna di Shuting osa esprimersi con asimmetria e sperimentazione in silhouette, spesso rese in ricchi colori contrastanti di jacquard di seta, ricami intricati e stampe floreali.
Ispirazioni
La sua collezione BA, intitolata "Vive in un paese delle meraviglie", è stata ispirata da un viaggio sulla strada da Marrakech al deserto del Sahara. È stata toccata dal suggestivo scenario della natura e le è stato immediatamente ricordato il paesaggio raffigurato sotto l'obiettivo di Wim Wenders, nel film The Desert Flower. Un'ispirazione che nasce da un viaggio della stilista a Mumbai. I colori forti dell'India si animano su stampe floreali e trame ricamate, abbinate a tessuti scozzesi maschili, riferimento inglese, e ricami di perline coloratissime.
La collezione di debutto
La sua s.s. 2020 trasmette infatti un ethos, che Woolf stessa avrebbe portato avanti, attraverso un'attenzione particolare alla sostenibilità e all'impatto ambientale della moda. Qiu porta in scena un inno alla creatività e non tralascia alcun dettaglio. Interessanti e coerenti gli accessori. La sua scelta di ricchi colori dell'India e le trame dei ricami di perline sono state stranamente mescolate con la sartorialità maschile inglese, compresi i tessuti scozzesi combinati con ricche stampe floreali, per mostrare una collezione fluida di genere.
Produzione
Qiu porta in passerella materiali 100% riciclati, realizzati con poliestere derivante da bottiglie di plastica. La produzione è in Cina.