Balenciaga torna all’haute couture dopo 52 anni
Sarà il primo brand di Kering a sfilare alla Couture Week
20 Gennaio 2020
Demna Gvasalia riporterà Balenciaga nella settimana dell’haute couture di Parigi questo luglio. La mossa avviene 52 anni dopo che il fondatore del brand, Cristòbal de Balenciaga, aveva chiuso la sua casa di moda. Fino a ora, infatti, le collezioni che Balenciaga aveva portato in passerella afferivano all’ambito del prêt-à-porter. Il ritorno del brand all’alta sartoria lo farà diventare il primo brand di Kering a partecipare alla Couture Week dopo il ritiro di Yves Saint Laurent dalle passerelle nel 2002. Nel dare l’annuncio, Gvasalia ha commentato:
“[La haute couture è] una modalità inesplorata di libertà creativa e una piattaforma per l’innovazione. Non solo offre un nuovo spettro di possibilità nel campo sartoriale, ma riporta alle origini la visione moderna di Balenciaga. La couture è al di là dei trend. È un’espressione di bellezza ai massimi livelli estetici e qualitativi”.
I brand certificati come couturiers devono creare abiti su misura per clienti privati, possedere un atelier a Parigi con un minimo di quindici impiegati e presentare una collezione di almeno cinquanta design originali due volte l’anno e con opzioni per il giorno e la sera. Nel moderno mercato della moda, l’haute couture è un segno di prestigio, un elemento ornamentale per i brand, dati anche i suoi enormi costi. Molti brand in passato, come Christian Lacroix e Mugler, hanno dovuto rinunciarvi proprio per questo mentre altri, come Dolce & Gabbana, presentano le proprie collezioni di Alta Sartoria con sfilate esterne rispetto al circolo della haute couture parigina.
Per l’occasione, Balenciaga formerà un nuovo team dedicato e aprirà un atelier che replicherà il laboratorio originale di Cristòbal de Balenciaga situato in origine al numero 10 di Avenue George V a Parigi.