John Malkovich fa pare di quella categoria di attori che, nonostante la propria indiscussa bravura, recitano sempre se stessi, dando a ciascun personaggio un’impronta della propria personalità. Malkovich, come anche Jeff Goldblum e Bill Murray, porta sempre nei propri ruoli quel misto di eleganza, oscurità e stravaganza che lo ha reso celebre per tutta la sua carriera. Il suo prossimo ruolo di Giovanni Paolo III nella serie The New Pope promette di essere uno dei del suo ruolo di icona della cultura pop. Per usare le parole del regista Paolo Sorrentino:
“Quella del Papa è una figura iconica, e John Malkovich è uno dei pochi attori iconici. Quanti altri attori possono vantarsi di aver avuto il proprio nome usato nel titolo di un film?” [il riferimento è alla pellicola del 1999 Essere John Malkovich diretta da Spike Jonze, ndr]
Il ruolo di Giovanni Paolo III, che nelle stesse parole del personaggio è “indolente, presuntuoso, irresponsabile e vanitoso”, è sostanzialmente quello di un dandy, di un’esteta. E Sorrentino, parlando con il The New York Times, ha affermato di essersi ispirato proprio alla personalità dell’attore per creare il personaggio. Ma che John Malkovich avesse i tratti del dandy e dell’esteta era già cosa nota.
Quello che forse è il momento più alto del dialogo fra Malkovich e il mondo della moda è la campagna scattata dal leggendario e compianto Peter Lindbergh per
la collezione FW1995 di Prada, quando l’attore aveva già 42 anni. Una scelta di casting inconsueta per il brand, che era solito scegliere per le proprie campagne giovani attori esordienti, come ad esempio Joaquin Phoenix, ma che testimonia lo status di cui Malkovich godeva e che si sposava alla perfezione con la tendenza di Prada di
sovvertire le aspettative quando si trattava del casting delle proprie campagne. La tendenza del brand a scegliere sempre figure non scontate ma sulla cresta dell'onda non è cambiata, come dimostra la recente campagna che vede
protagonista Frank Ocean.
Ma i primi contatti con la moda erano già avvenuti cinque anni prima. Nel 1990, infatti, Malkovich venne vestito da
Giorgio Armani in una serie di classiche mises coloniali per il capolavoro
Un tè nel deserto di Bernardo Bertolucci, sfilò per lo show SS 1990 di
Comme des Garcons Homme Plus e fu protagonista del lookbook insieme all’attore Julian Sands e agli artisti John Lurie ed Enzo Cucchi.
Negli anni successivi Malkovich scrisse e diresse dei corti cinematografici in collaborazione con la designer
Bella Freud, scrisse la prefazione alla monografia di Eric Reinhardt su
Louboutin con foto di David Lynch. Al 2002 risale la fondazione dell’azienda “Mrs. Mudd” che l’anno successivo lanciò la linea “
Uncle Kimono” per cui si tenne un curioso show a Milano durante il quale, al posto di far sfilare modelli, venti lottatori di judo professionali si esibirono in una lotta coreografata con indosso i vestiti disegnati dall’attore. Un curioso documento dell’evento è il documentario
Flipping Uncle Kimono, che potete guardare a
questo link, e inizia con la scritta: “Il seguente programma contiene linguaggio forte, violenza e John Malkovich. Lo spettatore è avvisato”.
Nel febbraio 2010, Malkovich lanciò una nuova linea di abbigliamento di lusso chiamata
Technobohoemian che ebbe alterne fortune e vide l’attore collaborare prima con
Pirelli PZero alla creazione di una linea di sneaker e poi, nel 2013, con
Yoox per una capsule estiva di 17 item. Parlando con il
The Guardian a proposito della sua passione per la moda, l’attore ha detto, col suo freddo senso dell’umorismo:
“È una cosa che mi è sempre piaciuta. Non so da dove provenga di preciso. Immagino sempre che sia stato perchè da piccolo ero molto grasso”.
Malkovich possiede tutt’ora un proprio brand di abbigliamento con un sito dedicato, ma negli ultimi anni il suo impegno nel campo del design si è molto ridimensionato. Il suo istrionismo e la sua stravaganza sono però rimasti impressi nella mente del pubblico - un tipo di fama che l’attore ha sfruttato con autoironia travestendosi, ad esempio, dai personaggi più famosi del cinema di David Lynch nel breve video Psychogenic Fugue diretto da Sandro Miller.
In attesa di vedere sullo schermo The New Pope, scorrete le gallery in alto per scoprire tutti i migliori momenti di stile nella carriera di John Malkovich.