
La terza collezione di Craig Green per Moncler Genius Volumetrie scultoree da piegare come un origami
Nei sette anni che hanno seguito il suo esordio del 2013, Craig Green è diventato uno dei nomi più importanti nella moda internazionale. Quando Remo Ruffini di Moncler lanciò il progetto Moncler Genius, il designer inglese fu uno degli otto protagonisti chiamati a ridefinire lo stile dell’iconica down jacket del brand insieme a Pierpaolo Piccioli, Hiroshi Fujiwara e Simone Rocha. La collaborazione fu così di successo che Green creò altre due collezioni FW17/18 e SS19. Da poco è stata presentata la terza collezione di Moncler firmata da Green: 5 MONCLER CRAIG GREEN. La collezione è già disponibile sul sito di Moncler.
Green dice spesso che se non fosse diventato stilista sarebbe diventato uno scultore. E la scultura è una delle ispirazioni che salta più all’occhio quando si osservano le sue creazioni per la nuova linea. I volumi e le silhouette sono massicci, complessi e fortemente strutturati. La maggioranza degli item presentano colorazioni diverse sul davanti e sul retro. Ma sarebbe superficiale concentrarsi solo sul loro aspetto. Il concept della collezione era infatti la leggerezza. Come lo stesso Green ha detto in un’intervista:
[La giacca] sembra pesante e tirata ma in realtà è un capo leggerissimo. Questo è parte del successo di Moncler come brand – è un capo perfetto per i viaggi perché può essere compattato in poco spazio. Non serve preoccuparsi di stirarlo col ferro o col vapore. La cosa fantastica della struttura di queste giacche è che si gonfiano da sole, in qualche modo […]. Quando stavamo creando i pezzi della collezione, avevamo una regola: stiamo costruendo il capo più leggero possibile?
Qui entra in gioco il terzo elemento alla base della collezione dopo struttura e leggerezza: la funzionalità. La funzionalità è declinata su due livelli: uno è quello concettuale, relativo alle ispirazioni tratte dagli oggetti funzionali, come possono essere i sacchi a pelo e i giubbini salvagente; il secondo è quello del design vero e proprio, dato che i piumini sono progettati per essere piegati e impacchettati dentro se stessi. Sempre il tema della funzionalità è rappresentato dal moodboard militare che ispira la hoodie in jersey jacquard o il girocollo “doppio” in lana waffle sul davanti e felpa di cotone dietro, lavorazione che viene ripetuta nei pantaloni, e dalla maglia long-sleeve con stampa spezzata che, una volta piegata, ricompone il logo come in puzzle.
Nessuno meglio di Green è in grado di interpretare questi temi. Figlio di un idraulico e un’infermiera, circondato da uniformi per tutta l’infanzia, Green ha subito sin da bambino il fascino per il workwear – un fascino che nell’epoca del lavoro digitale e del declino dell’uniforme, si riveste ora di una patina nostalgica e romantica. Le sue reinterpretazioni di capi classici sposano sempre l’high concept estetico con una funzionalità estrema. Nelle parole dello stesso designer:
Sono sempre stato attratto dall’idea di oggetti che o servono a qualcosa o sembra che facciano qualcosa ma sono inutili adesso. Credo ci sia bellezza nell’idea della funzionalità.
La collezione 5 MONCLER CRAIG GREEN è già disponibile sul sito di Moncler.


















































































































