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Le sneaker delle star

Trainer Spotting è l'account Instagram che raccoglie immagini inedite di sneaker e celeb

Le sneaker delle star Trainer Spotting è l'account Instagram che raccoglie immagini inedite di sneaker e celeb

Robin Williams con un paio di Nike Son of Lava Dome. Giorgio Armani in vacanza con indosso delle Nike Air Max 1 total white. Susan Sarandon nel 1978 sul balcone di un hotel di Cannes con ai piedi un paio di New Balance 320 in una foto diventata leggendaria. Accanto ad ogni grande volto della pop culture internazionale, la sua sneaker, meticolosamente catalogata. 

È un archivio ricchissimo e sorprendente quello di Trainer Spotting, pagina Instagram da quasi 20 mila follower che raccoglie immagini inedite di star con indosso sneaker che hanno fatto la storia, vere e proprie icone che nel corso del tempo sono diventate dei grail o che hanno conosciuto un inedito ritorno di popolarità grazie a nuove riedizioni.
Scorrere tra i post di Trainer Spotting è un viaggio attraverso la cultura pop e delle sneaker, costellata da personalità che hanno contribuito a dare forma alla musica, al cinema, alla televisione e all’arte dagli anni Novanta ad oggi. Ha un che di romantico e nostalgico vedere Jennifer Lopez con un paio di Nike Air Max TN/Plus nel 1999, Joey di Friends con delle OG Nike Air Huarache sei anni prima, o ancora Richard Gere con un paio di New Balance 991: sneaker dall’appeal e dal fascino attualissimo che non hanno perso un briciolo della loro coolness. A sorprendere ulteriormente sono la precisione e la meticolosità con cui Sergey Velsin, la mente dietro questo progetto, riesce ad identificare una quantità quasi infinita di sneaker. 

Completamente ammaliati da questa pagina Instagram, nss magazine ha deciso di contattare Velsin in persona per farci raccontare meglio del suo progetto e per farci dire qual è stata l’immagine che più lo ha sorpreso nelle sue lunghissime ricerche. 

#1 Come è nata l’idea di questo progetto? 

Trainer Spotting è nato circa un anno fa come un piccolo progetto personale, secondario rispetto al mio lavoro, mi occupo di content production e consulenza. Nel corso degli anni, lavorando nell’ambito delle sneaker e dello streetwear, ho raccolto un grandissimo numero di immagini d’archivio sempre legate alla storia delle scarpe. Ad un certo punto mi sono reso conto che avevo in mano un sacco di materiale completamente inedito, che nessuno aveva mai visto. Non mi ritengo uno sneakerhead, mi interessano le sneaker nella loro componente storica, come parte dell’industrial design e della pop culture. 

#2 Come riesci ad identificare in modo così preciso una quantità enorme di sneaker? E quanto ti ci vuole solitamente? 

Mi piacerebbe vantarmi e dire che le riconosco tutte subito senza fare ricerca, ma ovviamente non sarebbe vero. Credo che si tratti al 10% di conoscenza, al 10% di fortuna, e all’80% di ricerca furiosa tra eBay, vecchie pubblicità, libri e cataloghi. Quindi ci posso impiegare 5 secondi come un’eternità. 

#3 C’è una sneaker in particolare che ancora non sei riuscito ad identificare? 

Ce ne sono tantissime! Qualche tempo fa ho trovato una foto del 1981 di un modello Nike che credo appartenga alla linea Leisure. Ha la stessa intersuola e la stessa pelle di una Nike Le Village, ma la tomaia è diversa. All’epoca Nike non faceva così tante scarpe per il tempo libero, per questo è una silhouette ancora più interessante. 


#4 Qual è la tua sneaker preferita in assoluto e perché?

Potrei nominarne decine, ci sono stati e ci sono ancora designer geniali in questa industria. Ma se parliamo di storia del design, direi che le Nike Zvezdochka avevano un concept eccezionale. Ho dedicato un piccolo approfondimento a questa silhouette nelle mie Instagram Stories in occasione del suo 15esimo anniversario. 


#5 Molte delle celebrities e delle sneaker che pubblichi provengono da epoche passate, in particolare dagli anni Novanta. Ritieni che quello fosse il periodo d’oro dello sneaker world? 

Come ho già detto il mio interesse è principalmente rivolto verso la componente storica, voglio scoprire ed illustrare il percorso che ha trasformato le sneaker da accessorio per fare ginnastica a scarpe da indossare tutti i giorni, arrivando a conquistare il mondo. Inoltre è fantastico vedere indossati dei modelli rarissimi o che oggi sono fuori produzione. Gli anni Novanta sono stati un periodo magico, che ha dato forma sia a modelli retro che a silhouette tecnologiche e all’avanguardia. È stato il momento in cui le sneaker hanno fatto il loro ingresso nei media tradizionali e nel mondo della moda. Gran parte del mercato delle sneaker di oggi e della sneaker culture ha avuto origine proprio negli anni Novanta. 

#6 Qual è stata l’accoppiata celeb-sneaker più inaspettata che hai scovato? 

La mia preferita in assoluto è Iggy Pop con indosso delle Nike Air Max 1s. Ma ho trovato una miriade di immagini divertenti e inedite: David Hasselhoff che promuoveva il suo album con un paio di adidas ZX5000, Leonard Cohen che fa visita ad un monastero buddista con un paio di Nike Air 180, Warren Beatty in completo gessato e New Balance 997… 

#7 Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Trainer Spotting sarebbe perfetto come zine o come libro…

Continuerò a scavare nel mio archivio e a produrre contenuti divertenti come questi, altri più lunghi, e magari anche un merch. L’idea di realizzare un libro ce l’ho sin dall’inizio, ma per un progetto del genere serve un editore. Spero però che possa succedere un giorno. 

 

Potete seguire Trainer Spotting su Instagram