Luka Sabbat ha detto che Milano è razzista
In due tweet, dicendo che "l'Italia è un dei posti più razzisti in cui sia mai stato"
20 Settembre 2019
Tra gli ospiti della Milano Fashion Week, fotografati fuori dalle sfilate di Fendi, Moschino e Prada c'erano tra gli altri A$AP Rocky, Winnie Harlow, Gigi Hadid e anche Luka Sabbat. Proprio L'Influencer e modello - nato a New York nel 1997 - poche ore prima della sfilata di Prada ha pubblicato sul suo profilo twitter due tweet in cui ha accusato Milano e l'Italia di essere uno dei luoghi più razzisti in cui sia mai stato aggiungendo nel primo tweet di "volersi togliere di mezzo al più presto".
It’s actually crazy how racist Milan is,
— luka fallback sabbat (@whoisluka) September 18, 2019
It’s actually gnarly,
I gotta get the fuck out of here asaaapppp
Italy is hands down one of the most consistent racist places I’ve ever been,
— luka fallback sabbat (@whoisluka) September 18, 2019
Everytime I go,
No matter where I go.
Wild.
La dichiarazione ha trovato subito l'appoggio dei suoi fan e di altri nomi della moda come la modella Salem Mitchell, che ha commentato "I Agree" oppure Leomie Anderson, che ha retweettato Sabbat dicendo "Perché pensi che abbia smesso di andarci?".
Con quel "non importa dove" è probabile che Luka Sabbat si riferisca ad altri episodi di razzismo capitatigli nei giorni scorsi in Italia, forse durante il Festival del Cinema di Venezia, durante il quale ha partecipato come direttore esecutivo del film "Giant Being Lonely" diretto da Grear Patterson.
Alcune indiscrezioni dicono che ci sarebbero due episodi che hanno spinto Sabbat alle sue dichiarazioni: il primo si sarebbe verificato in un ristorante della città, nel quale il cameriere si sarebbe rifiutato di riservare un tavolo all'influencer e alla sua famiglia; il secondo - sempre a Milano - con un tassista.
Le parole di Sabbat sono motivo di vergogna e riflessione per Milano, una città che vuole essere multiculturale e cosmopolita ma nella quale gli episodi di razzismo sono ancora presenti, e troppo spesso non condannati in maniera netta. Nelle scorse settimane il tema del razzismo in Italia era emerso per gli episodi legati al neo attaccante dell'Inter Romelu Lukaku, vittima di insulti razzisti durante un match a Cagliari e schernito durante una trasmissione tv locale. Un episodio simile era capitato anche al calciatore ivoriano del Milan Frank Kessiè, vittima di insulti durante la trasferta di Verona.
L'invito di Sabbat a non tornare in Italia, ricorda alcune delle reazioni alla vicenda che ha coinvolto ASAP Rocky in Svezia. Dopo l'aggressione e durante la detenzione, uno dei temi sul quale si è insistito è proprio l'accanimento contro Flacko della polizia svedese, accusata di razzismo dalla stessa mamma di Rocky e da G-Eazy. Durante la detenzione inoltre molti artisti - tra cui Tyler The Creator e quasi tutti i membri della A$AP Mob - annunciarono un boicottaggio di concerti e tour alla Svezia.
Dobbiamo sperare che non sia una generica "Italia" a passare come colpevole ma la maleducazione e la paura. Non ci sono scusanti e nemmeno un modo di vedere il problema che possa in qualche modo alleggerirlo, non ci rimane, anche se non coinvolti in prima persona di scusarci con Luka a nome di Milano, e fare tutto il possibile per rendere questa città accogliente per tutti.