Addio a Peter Lindbergh
Il fotografo tedesco che ha segnato l'epoca delle Supermodel
04 Settembre 2019
Si è spento ieri a 74 anni Peter Lindbergh, il fotografo tedesco che con le sue immagini ha contribuito a definire l'estetica di moda degli anni Novanta, con scatti in bianco e nero impossibili da dimenticare.
Nato nella Polonia occupata dai Nazisti, da anni residente a Parigi, anche se il suo animo era profondamente "europeo", l'obiettivo di Lindbergh ha imprescindibilmente segnato la fotografia di moda degli ultimi trent'anni. Appena approdata da Vogue USA, Anna Wintour sceglie lui per la copertina del suo primo numero da direttrice: sulla cover appare una sorridentissima Michaela Bercu in Christian Lacroix, pochissimo trucco e capelli al vento.
Proprio qui risiede la forza delle fotografie di Peter Lindbergh: le protagoniste sono sempre donne forti, indipendenti, ma vere e naturali, mai idealizzate. Questa è il compito dei fotografi oggi: liberare il mondo dalla tirannia della giovinezza e della perfezione, come dichiarò una volta. Con lui le modelle del momento si trasformano in supermodel dall'appeal fortissimo: Kate Moss, Christy Turlington, Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford e Tatjana Patitz brillano in uno dei suoi scatti più famosi.
Al suo rapporto con le modelle Lindbergh dedica anche un documentario, intitolato proprio Models e visibile qui:
Il bianco e nero diventa la sua cifra stilistica, autenticità, naturalezza, e un certo livello di realismo vanno a caratterizzare gli scatti di Lindbergh, che non cerca la perfezione, ma la bellezza della verità.
Peter Lindbergh ci lascia orfani di una fotografia che omaggia le donne senza idealizzarle, che mostra le loro debolezze senza giudicarle, che rivela la forza nella loro fragilità, ritratti meravigliosi di donne stupende.