Donald Trump potrebbe mettere a rischio la New York Fashion Week
Il coinvolgimento di un sostenitore di Trump sta avendo conseguenze importanti sul calendario dell'evento
27 Agosto 2019
All'inizio di quest'anno Tom Ford, il neoeletto presidente del Council of Fashion Designers of America (CFDA), ha apportato cambiamenti drastici al programma delle passerelle della NFYW di settembre, condensando l'intero calendario in soli sei giorni.
La reazione a questi cambiamenti è stata prevedibilmente accesa e contrastata. Un taglio di questo tipo andrà a discapito dei marchi più piccoli e sconosciuti, molti dei quali dovranno ora lavorare molto di più nel tentativo di espandersi in modo da riuscire a presentare le proprie creazioni durante la NYFW. D'altro canto, però, sono molti i grandi designer, buyer e editor di riviste di moda che si sono detti contenti di questo taglio nel calendario, che regala alla Fashion Week un programma più ragionato e concentrato rispetto al passato. Questa polemica risale ormai a qualche mese fa, ma nuove rivelazioni hanno riacceso il dibattito sulla prossima NYFW.
"Qualsiasi evento della NYFW che avrà luogo a Hudson Yards è destinato ad essere contaminato dall'avidità corporativa di un miliardario che ha rubato ai poveri, che ha manipolato i fondi della città e ora sta usando i profitti del suo vasto impero per riempire le tasche del Presidente più apertamente razzista e anti-LGBTQ+ nella storia moderna", ha spiegato Phillip Picardi nel suo articolo su BOF.
"Si tratta di scegliere tra due lati, il lato giusto o il lato sbagliato della storia ... Ero in trattativa con The Vessel di Hudson Yards come sede della sfilata per il decimo anniversario del mio marchio durante la NYFW. Quando ho sentito parlare di questa raccolta fondi, ho scelto di ritirare la mia partecipazione, ritirando il nostro marchio e noi stessi, questa è la mia scelta e questa è la mia decisione. Non mi aspetto che altri facciano lo stesso, tuttavia è stata la cosa giusta da fare per me, e voglio parlare apertamente per creare trasparenza e consapevolezza”, ha twittato Gurung.
1/10: We are living in crisis mode. Our political and social climate is turbulent and dangerous. White supremacist and domestic terrorists are killing hundreds of people and instilling fear and terror in our daily lives.
— Prabal Gurung (@prabalgurung) August 7, 2019
Nell'articolo pubblicato su BOF, Picardi cita anche la moglie del miliardario, la designer di gioielli e membro del consiglio di BOF Kara Ross, che sembra contraddire se stessa e le sue convinzioni facendo cose come sostenere apertamente la comunità LGBTQ+ su Instagram mentre allo stesso tempo dona migliaia di dollari a un presidente la cui amministrazione non tutela in alcun modo la discriminazione in materia di occupazione per la comunità LGBTQ+.
Moda e politica hanno sempre avuto un legame molto stretto, considerando che i proprietari di riviste, marchi di moda e società di lusso sono prevalentemente vecchi, ricchi, bianchi miliardari, è inevitabile che di tanto in tanto alcuni di loro si rivelino dei bigotti. Come parte della comunità della moda abbiamo la responsabilità di assicurarci di essere dalla parte giusta della storia, specialmente in questi tempi in cui i consumatori riservano sempre più attenzione al comportamento morale dei brand che acquistano.
Come scrive Picardi, "il tuo valore e la tua integrità non saranno misurati da ciò che osi dire da dietro lo schermo di un iPhone: è misurato dalle difficili decisioni che prendiamo quando siamo costretti a scegliere un lato - e questo include chi salutiamo alle sfilate di moda e con chi siamo disposti ad evitare lo scontro per mantenere la pace durante i pranzi e le raccolte fondi."