Insegnare la moda - Intervista a Barbara Toscano
5 domande al direttore dell'Istituto Marangoni - School of Fashion
02 Luglio 2019
La moda italiana, in quanto eccellenza e vanto da custodire come una preziosa tradizione, ha bisogno dei giusti laboratori e di essere tramandata nei suoi segreti. La moda italiana non nasce solo dalle passerelle di Versace, Prada, Fendi o Valentino, ma ha un momento preliminare di formazione, in cui si prende dimestichezza con gli strumenti e i suoi linguaggi.
Istituto Marangoni è in questo senso una delle migliori realtà in cui la didattica viene messa a disposizione di nuovi talenti, che diventeranno poi protagonisti dell'industria. 9 sedi in tutto il mondo per stimolare un pensiero in tutte le direzioni, dal Fashion Design al Fashion Business, communication & media, con un percorso che si conclude con Marangoni Playlist, lo show finale da cui escono ogni anno i fashion designer più promettenti.
Del concoso e di molto altro abbiamo chiaccherato con Barbara Toscano, il direttore di Istituto Marangoni - School of Fashion, che ci ha parlato di Milano e dell'importanza di insegnare moda nelle scuole.
#1 Quali sono i trend più seguiti dagli alunni?
I giovani designer hanno grande sensibilità, vanno a cercare sempre la novità per riuscire ad anticipare i trend. Il loro compito sarà quello di riuscire a dettare le tendenze e questo approccio si è visto anche nella live performance che hanno portato in scena durante Marangoni Playlist.
#2 Con quali criteri sono stati scelti i 10 finalisti dello Show?
Una giuria di esperti li ha scelti in base ai criteri di creatività, innovazione, capacità espressiva e di comunicazione. Gli outfit sono stati realizzati completamente da loro, hanno presentato una propria collezione, partendo dall’ispirazione, dai bozzetti, dalle proposte dei tessuti sino alla creazione del capo. Durante il percorso accademico è estremamente stimolante per gli studenti confrontarsi direttamente e in modo costruttivo con gli esponenti della Fashion Industry.
#3 Quali sono le difficoltà maggiori nel fare il salto dall’ambiente universitario al mondo del lavoro?
Il salto dall’ambiente universitario al mondo del lavoro fa parte del percorso e Istituto Marangoni lavora molto su questo aspetto. Un forte contributo viene dato anche dal Career service, un servizio completamente dedicato all’orientamento degli studenti, i quali vengono seguiti dalla preparazione del curriculum fino al contatto con le aziende che sono interessate ad offrire posizioni di tirocinio. Tra i nostri obbiettivi c'è anche quello di seguire i migliori talenti anche dopo gli studi, attraverso iniziative come il progetto di mentoring "I’M Alumni Collections Revolution" che promuove gli alunni più meritevoli e li sostiene nella creazione e presentazione della loro prima collezione. Di grande rilievo anche la Community degli Alumni di Istituto Marangoni, composta da oltre 40.000 professionisti che condividono i valori e il savoir faire acquisiti studiando nelle nostre sedi.
#4 Seguendo l’esempio di Londra, per rilanciare la moda a Milano una soluzione potrebbe essere quella di dare più spazio ai giovani creativi?
È fondamentale dare spazio ai giovani creativi per rilanciare la moda che cerca sempre più nuovi stimoli. Il settore è in continua evoluzione e le fashion company sono sempre più in grado di selezionare in modo rapido ed efficiente idee, tendenze e talenti, per sviluppare progetti in ogni parte del mondo.
#5 Istituto Marangoni ha tante sedi, da Firenze fino a Parigi e Londra, ma anche Mumbai, Shanghai, Shenzen e Miami, che cos’ha in più Milano rispetto a tutte queste città?
Ogni sede lavora su peculiarità locali, siamo riconosciuti per la nostra capacità di trasmettere valori e tradizione, a Milano si ricerca l’italianità e l’eccellenza dell'artigianalità, tutto ciò che ha fatto la storia della moda. Parliamo di conoscenza di materiali e della ricerca del ‘saper fare’. La filiera in Italia è veramente unica e questi valori e aspetti sono da sempre messi in primo piano dalla nostra scuola, l’italianità è un nostro must che i ragazzi cercano e che noi esportiamo anche in Cina o in altre sedi che apriremo.