Prada cambia nylon
Prada annuncia che dal 2021 userà solo nylon rigenerato
25 Giugno 2019
Lo aveva anticipato all’inizio del 2018 ed ora ha mantenuto la parola. Dopo aver bandito le pellicce lo scorso maggio, Prada continua la sua svolta green e promette di bandire il nylon vergine e di usare dal 2021 solo nylon rigenerato per i propri prodotti.
Il materiale si chiama Econyl e viene prodotto dall’azienda Aquafil. Si tratta di “un filo di nylon realizzato con rifiuti di plastica recuperati negli oceani, come reti da pesca, o destinati alle discariche come scarti di fibre tessili e vecchi tappeti, che vengono rigenerati. Attraverso un processo di depolimerizzazione e ripolimerizzazione, il filato Econyl può essere riciclato all’infinito senza mai perdere qualità”. Il vantaggio per l’eco-sistema è notevole. Si calcola, infatti, che ogni 10.000 tonnellate di Econyl prodotto si risparmiano 70.000 barili di petrolio, riducendo le emissioni di CO2 di 57.100 tonnellate.
Il primo passo per far conoscere questo nuovo materiale è il lancio di Re-Nylon, una capsule composta da sei modelli classici di accessori per l’uomo e la donna: un marsupio, una borsa a spalla, una tracolla, un borsone e due zaini. Tutti eco-friendly e contraddistinti da una reinterpretazione originale del logo del marchio. Una percentuale del ricavato dalla vendita della collezione sarà devoluta a favore di progetti per la sostenibilità ambientale.
Inoltre Prada in collaborazione con Unesco svilupperà attività educative rivolte a studenti in diverse parti del mondo, su temi come l'inquinamento causato dalla plastica e l'economia circolare. Per presentare i processi su cui si fonda l’iniziativa Re-Nylon, National Geographic realizza una serie di cinque cortometraggi dal titolo What We Carry che svelano il dietro le quinte delle fabbriche e degli impianti produttivi di questo tessuto all’avanguardia ma anche gli ideali che animano questa iniziativa.