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Un'influencer da 2.6 milioni di follower non è riuscita a vendere 36 t-shirt

Gli influencer sono una bolla che sta per esplodere?

Un'influencer da 2.6 milioni di follower non è riuscita a vendere 36 t-shirt Gli influencer sono una bolla che sta per esplodere?

Ariana Renee, meglio conosciuta come @Arii, è una influencer diventata famosa intorno al 2016 grazie a Musicall.ly, il social network poi fuso con Tik Tok che permetteva agli utenti di caricare video della durata da 15 secondi ad un minuto e aggiungere canzoni delle quali facevano il playback.
Il successo di Arii si è spostato poi su Instagram, sul quale ha attualmente 2.6 milioni di follower, che non sono bastati però a vendere 36 magliette del suo brand ERA. La ragazza californiana infatti nei giorni scorsi ha pubblicato un post poi eliminato in cui scrive che, nonostante averci messo il cuore, aver ingaggiato fotografi e make up artist, la compagnia con la quale lavora non procederà a produrre la sua collezione per soli 36 ordini. 
Da queste dichiarazioni Arii è passata ad accuse gentili, rivolte a tutti i suoi amici che non hanno ripostato e supportato il progetto, nonostante lei abbia sempre sostenuto le loro iniziative.

Questa conclusione fa nascere una riflessione sul reale ruolo e la rilevanza dei follower, e sul fenomeno influencer, una bolla ingigantita a tal punto da rischiare di far perdere il valore e gli scopi di queste figure mediatiche. Arii pensava sarebbero bastati alcuni post per attivare la sua community, sottovalutando la necessità di una strategia di marketing organizzata ed efficace, indispensabile a qualsiasi livello di business. Probabilmente molti di voi non hanno mai sentito parlare di questa ragazza, a conferma di come la sua attività di engagement sia poco mirata, o ancor peggio che l'audience non sia del tutto reale.

36 maglie rappresentano un numero misero in confronto al potenziale aziendale che avrebbe potuto sfruttare la giovane 20enne. Persino nel feed - poco catchy ad essere onesti - Arii non dimostra di aver spinto il prodotto, di per sé basico e poco invitante per attirare l'attenzione su un social immediato come Instagram. 

Grazie al sito Ninjalitics, un tool per l'analisi dei profili IG, abbiamo visto come nonostante i 2633042 follower la media dei like per post è 33782, quella dei commenti è 183, delle views è 74611 mentre l'Engagement Rate è di 1.29%. Tutti questi dati, in particolare l'ultima percentuale, che rappresenta il tasso di coinvolgimento dei fan su una determinata pagina o profilo aziendale, sono decisamente inferiori paragonati alla media di altri profili con gli stessi follower.

Il ruolo degli influencer sta cambiando, così come il modo in cui le aziende e i brand stanno utilizzando Instagram anche a livello commerciale, come marketplace nel quale vendere e sponsorizzare prodotti, seguendo un modello molto diverso rispetto a quello di pura vetrina di qualche anno fa. Il profilo IG del brand di Arii intanto è fermo a 2300 follower e la Bio suona più come un augurio: "we will back soon".