Foot Locker e adidas presentano la sneaker AM4 CP Berlin
Il primo modello della serie City parte del nuovo progetto Speedfactory
28 Maggio 2019
All'inizio di quest'anno adidas e Foot Locker Europe hanno svelato il loro nuovo progetto collaborativo City series.
Si tratta di una serie di sneaker in edizione limitata create da talenti locali di Berlino, Parigi, Milano e Londra e realizzate da Speedfactory, il sistema di produzione del marchio tedesco che combina la manifattura di calzature completamente accelerata, la co-creazione open-source e la produzione localizzata facendo in modo che i prodotti passino dal concept al punto vendita ad una velocità impressionante. La caratteristica fondamentale di ogni scarpa è che rappresenta il DNA della sua città. Il primo modello a dare il via all’esperimento è la Speedfactory AM4 CP Berlin, dedicato alla capitale tedesca e concepito da DJ Inan col desiderio di ridare visibilità allo street style berlinese. Giocando con streetwear classico e design sofisticato, l’artista ha infuso nella grafica della scarpa la storia della città, legata al famoso muro eretto dopo la seconda guerra mondiale. Al riguardo Inan ha dichiarato:
“Berlino è famosa per il suo passato di divisione. Era una città definita da muri, confini, barriere e recinzioni di filo spinato. Ma è anche nota per il suo vivace mix di colori, culture e un indistruttibile spirito creativo che è sempre riuscito a superare i muri e le barriere, i confini e le recinzioni. Le parti bianche e nere rappresentano la storia più buia di Berlino che era divisa da un muro di cemento scuro, freddo e opprimente, avvolto dal filo spinato. Le parti colorate rappresentano la creatività e lo spirito dei berlinesi che hanno sempre cercato di superare il muro e ancora oggi rendono la città e i suoi abitanti così straordinari”.
Da queste riflessioni è nata una sneaker caratterizzata da una tomaia bianca, nera e gialla in textile, con una grafica che raffigura fili spinati, muri e linee astratte. Sul tallone si legge l’incisione laser “The World’s Too Small for Walls”.