Quella volta in cui Naomi Campbell trasformò una condanna in una sfilata
Una settimana di lavori socialmente utili diventarono il fashion show personale della Venere Nera
22 Maggio 2019
Naomi Campbell è stata una delle top model più carismatiche, affascinanti e sicure di sé ad aver mai calcato la passerella di una Fashion Week. Grande amica di Gianni Versace e sua musa ispiratrice, amica intima di Kim Jones - per cui ha chiuso insieme a Kate Moss la sua ultima sfilata da Louis Vuitton -, icona indiscussa degli anni Novanta. Nella sua lunga carriera Naomi ha sfilato per le Maison più importanti del mondo, da Chanel, Prada e Fendi, fino a Burberry, Valentino, Yves Saint Laurent e tanti altri. Ma la sfilata più memorabile della Venere Nera resterà sempre quella che ha praticamente improvvisato durante la settimana di lavori socialmente utili a cui è stata condannata.
Per ogni giorno di quella settimana la Campbell si presenta a bordo di un van nero con una serie di outfit incredibili. Il primo giorno, appena scesa dall'auto, scambia uno dei poliziotti presenti per uno dei suoi bodyguard, e gli affida la sua borsa, con grande gioia dei tabloid. Sì, perché queste giornate di "volontariato" vengono testimoniate fin nei minimi dettagli su ogni rivista e magazine del mondo grazie alle decine di paparazzi pronti a catturare ogni mossa di Naomi. Già a partire dal secondo giorno sono tantissimi i designer e gli stylist che cercano di mettersi in contatto con la Campbell per poterla vestire durante i lavori socialmente utili.
Cosa avrei dovuto fare? Si aspettavano forse che mi sarei presentata vestita in modo sciatto o trasandato? [...] Non ho pianificato nulla di quello che è successo, decidevo giorno per giorno cosa indossare, e nessun outfit mi ha impedito di fare il lavoro per cui ero lì.
Chissà quale insegnamento avrà tratto Naomi da questa vicenda, noi di sicuro ora sappiamo che non c'è niente come una condanna per sfoggiare il miglior lato di sé.