Onestamente... FRANCESCO MANDELLI (il NONGIO), per NAPLESTREETSTYLE!
18 Marzo 2011
Inizialmente pensavo ad un’intervista non convenzionale, ma quando hai una scadenza da rispettare e ti trovi dinanzi ad un personaggio che desta la tua curiosità da molto tempo, l’incertezza prende il sopravvento e comanda l’impulso! Infatti, non è semplice eseguire un’accurata selezione di domande che risultino interessanti all’occhio del lettore ed al contempo anche a quello di colui che s’intende esaminare, senza commettere l’errore di trascendere inequivocabilmente nel banale.
Personalmente, più che un’intervista la definirei, credo, in maniera più appropriata, una breve chiacchierata..
Per questa volta non ho alcuna intenzione di raccontarvi la storia di uno stilista, né tantomeno avvicinarmi a toccare le corde più profonde di un designer o neo-designer invogliandolo a svelarci i trucchi del mestiere. Ho voluto dare voce a qualcuno di diverso; talentuoso, divertente, interessante; davvero un ragazzo a dir poco brillante! Un Made in Italy versatile ed autoironico che può vantare di essere una celebrità ma che anche davanti alle tentazioni del successo tiene bene a mente quali sono i veri valori della vita, senza farsi coinvolgere dagli effetti di una carriera che è costantemente sulla cresta dell’onda..
Ladies & Gentlemen è qui con me Francesco Maria Mandelli! Ve lo presento per Naplestreetstyle…
Nome?
Francesco Maria Mandelli
Età?
31
Da dove vieni?
Sono nato ad Erba in provincia di Como, ma cresciuto ad Osnago, paesino in provincia di Lecco…
Per quale motivo sei conosciuto anche con l’appellativo di “Nongio”? Chi è stata quella mente creativa che ha coniato questo termine?
Dunque, risale tutto al 1998; interpretavo il "Nongiovane" in uno show di Andrea Pezzi, che mi scelse appunto per quel ruolo.
Che tipo di musica ascolti?
Rock’n Roll!!!!!!
Rivelami i primi tre brani in testa alla tua Playlist:
1. Under cover of darkness, the Strokes.
2. Breaking locks, Adam Green.
3. Razzi arpia fuoco e fiamme, Verdena.
Qual è il tuo asso nella manica?
Direi… Non prendermi mai sul serio, perché così facendo si vive meglio e più a lungo.
Di chi pensi di essere la reincarnazione e perché?
Mah.. Credo proprio di un suricato… per via della conformazione ossea.
Descrivimi la tua giornata Tipo per favore!
PRIMO: LA COLAZIONE; e' un momento molto importante, il pasto piu' bello e più importante della giornata! Poi ci troviamo con Fabrizio e Martino, gli altri autori de ”I soliti idioti”, a scrivere. QUESTO PUO’ AVVENIRE IN QUALSIASI LUOGO!... A casa, in un bar, al parco, passeggiando per corso di Porta Ticinese..direi che questa flessibilità è un grande vantaggio che consente il mio lavoro. Poi prendo la Vespa e raggiungo la mia ragazza in un posto in cui valga la pena bere una birra e sparare cagate con amici! Poi facciamo le prove nella saletta in Viale Certosa con gli “Orange”… Sarebbe molto bello andare al cinema al secondo spettacolo… all'uscita del cinema c'e' sempre qualche festa dove imbucarsi!! Ma purtroppo non mi è sempre possibile.. Per ultimo vado a coricarmi, sia chiaro; DORMO PER STRADA! Ed il giorno dopo da capo.
Potresti gentilmente farci un riassunto della tua carriera dagli albori ad oggi?
Si, dunque, faccio l'attore e l'autore. In questo momento per una fiction di canale cinque e al contempo per “I soliti idioti” sketch-show targato MTV. Ho lavorato per le sopracitate reti, la sette, raitre, raidue e per il cinema… In più per radio deejay e radio 105. Non contento di questo mio gran da fare, suono negli “ORANGE”, che non sono proprio un lavoro in realtà, ma come il resto mi fanno molto divertire.
Dunque hai lavorato in televisione,cinema, radio ed in più fai parte degli Orange ; potresti definirti un “Tuttologo”?!
TUTTOLOGO è uno che parla di tutto e conosce diversi campi. FORSE IO PROVO, e sottolineo provo, ad essere poliedrico, ovvero con molti lati. Poter sperimentare e cimentarsi in diversi campi comunicativi e' UNA GRAN FIGATA! Se dici tuttologo mi viene in mente quel tipo reso famoso in " Mai dire tv" della gialappa's band. UN VERO FREAK… ahahahah..
In quale tra i campi sopra citati ritieni di trovarti più a suo agio per quanto concerne l’interpretazione del ruolo?
Direi che la musica e la recitazione sono “cose” a cui “gioco” fin da bambino… E non sono altro che un gioco! Tanto è vero che in inglese entrambi i termini si traducono con “Play”, e in francese “Jouer”. Come si dimostra non c'e' differenza!
Come hai vissuto il tuo debutto in televisione che se non ricordo male risale al 1998 per MTV Italia? Svelaci come ci si sente a vestire i panni di un VJ che si trova a contatto con moltissimi personaggi di rilievo.
Bé, ad essere sincero, ho vissuto l'approccio a questo lavoro in maniera molto curiosa e spensierata. Quando ho cominciato, Mtv era uno splendido laboratorio dove ci si divertiva molto e si imparava a fare la tv… Senza essere stritolati dall'auditel! Il primo autografo me lo chiesero nel ‘98 in un negozio di articoli sportivi. Ero molto imbarazzato!!!! lo sono tutt'ora quando mi chiedono di fare una foto!... Ma lo apprezzo molto… Anche se devo dire che la gente a volte sa essere davvero molto maleducata! E questo in certi casi mi urta! Quando incontravo musicisti molto importanti ed io ero ancora un pischello di -20- ogni nuovo approccio lo vivevo come se lo vivrebbe qualsiasi pischello di quell'età, con GIOIA, PAURA, TIMOR REVERENZIALE, ESTREMA CURIOSITA’ ed una GRANDE EMOZIONE… Bèèè… Ma non ci sono più le rock star di una volta PURTROPPO!
Credi che i soldi ed il successo ti abbiano cambiato o in qualche modo influenzato?
Credo che il successo abbia fatto emergere dei lati del mio carattere che non sarebbero emersi se non avessi intrapreso la mia carriera. Ma uno è una bella o brutta persona indipendentemente dal suo lavoro. Non penso che quello mi abbia cambiato, più plasmato probabilmente. Il mio lavoro, lo faccio da quando avevo 18 anni, ero ancora un bambino. Ho avuto la possibilità di girare il mondo e conoscere persone pazzesche in situazioni incredibili, fare discorsi assurdi, interessanti, indimenticabili con personaggi che non avrei mai incontrato se non facessi quello che faccio. Sicuramente e' stata una grande fortuna, che spero mi abbia arricchito, in termini umani. I soldi arrivano soltanto se non li cerchi… ahahah… Se lo fai per soldi stai tranquilla che non si dura molto!
Adesso parliamo di Fashion Style.. Come ti piace vestire? Dammi il tuo Total Look abituale.
Ho dei riferimenti, che sono Serge Gainsbourg, Mastroianni, gli Strokes e il film Royal Tenenbaum. MMmm.. Di solito ho dei mocassini (le scarpe sono l'accessorio che fa la differenza: mettiti ai piedi un bel paio di scarpe e il resto andrà comunque bene), dei jeans, che di consuetudine porto un paio alla volta per periodi lunghissimi fino a quando non si disintegrano, camicia e giacca, spesso presa in negozi vintage. Per problemi di taglie e prezzi… E poi sono dell’idea che in passato i vestiti erano fatti molto meglio! Una giacca degli anni sessanta/settanta può durare anche cent'anni. Adesso la moda e' usa e getta e non ne trovo il significato. I vestiti sono belli in base alla storia che raccontano, la loro fattura, la cura di chi li ha cuciti. Le cose belle durano più a lungo. I franchising di oggi sono la morte del gusto!
Il nostro è un portale impiantato principalmente sullo “STREET STYLE” che ne pensi?! Cosa mi sapresti dire al riguardo?
Mi vestivo street all'inizio degli anni 2000!
Sneakers introvabili ( 10 anni fa non era così semplice trovare tutto, dovevi andare tipo a Londra a prenderti le cose) jeans larghi, magliette della Stussy www.stussy.com , cappellini ecc. Ma cercavo di avere cose che non vedevo agli altri, non volevo omologarmi. Il più grande rappresentante di abbigliamento streetwear e' Damon Albarn...
La nostra filosofia sostiene che non esista un vero e proprio codice da seguire per essere avant-gard con ciò che il mondo della moda ci propone; l’ispirazione proviene dalla capacità di saper giocare sull’originalità orientandosi sulla vita di tutti i giorni, tu credi che il TRENDSETTER nasca realmente per strada?! Che ne dici?
Credo che il gusto nell'abbigliamento te lo incute tua mamma da piccolo! Punto. I trendsetter stanno dove succede qualcosa oltre all'abbigliamento, per questo molto spesso sono musicisti. Perchè oltre alla forma si trova la sostanza. Se no sei un Poser.
Ti ringrazio per avermi concesso un po’ del tuo tempo.. Vuoi aggiungere qualcos’altro?!
SI, l'orologio e' importante. Un dettaglio fondamentale!
CIAO FRANCESCO, GRAZIE!
CIAO LAURA!