La collezione Louis Vuitton FW19 by Virgil Abloh in anteprima esclusiva
I migliori look della prossima stagione
Come avevamo avuto il privilegio di fare anche lo scorso anno, oggi nss magazine ha avuto l’esclusiva opportunità di vedere da vicino la collezione Louis Vuitton Fall/Winter 2019/2020 disegnata da Virgil Abloh. Mentre in una Milano in fiore che ha dato ufficialmente il benvenuto alla primavera ci dirigevamo verso la presentazione di LV, ci siamo chiesti se l’hype che circondava la collezione inaugurale del neo direttore creativo alla guida di Louis Vuitton sarebbe continuato anche con la proposta invernale. Presentata durante la scorsa Paris Fashion Week, la proposta ci è apparsa fin da subito più decisa ed ispirata, come se Abloh avesse avuto finalmente il tempo di metabolizzare la pressione che circonda una posizione di tale importanza.
Organizzata all’interno di un bellissimo showroom accarezzato dalla luce del sole che attraversava via Dante, la collezione era stata divisa in due, da una parte le valigie e gli accessori da viaggio, dall’altra l’abbigliamento Ready-To-Wear. Inizialmente ci siamo fatti rapire dagli accessori, totalmente in contrasto con i motivi multicolore della collezione precedente, dominati invece dal nero, con piccoli accenti colorati, bordi minimali e motivi a croce, quasi un riferimento al famoso logo di Off-White. Nell’angolo ha catturato la nostra attenzione la duffle bag trasparente “Keep All”, che non avevamo riconosciuto dalla sfilata parigina: ci è stato infatti svelato che la borsa conteneva in realtà la colorata borsa a sacco che ha catalizzato l’attenzione durante lo show della PFW.
Spostandoci verso la sezione dedicata al Ready-To-Wear e alle sneaker, la nostra attenzione è stata inevitabilmente catturata da due item dalle grandi dimensioni, che già avevano impressionato durante la sfilata, lo zaino oversized e la giacca imbottita. Se durante la sfilata ci erano sembrati due capi un po’ eccessivi, vedendoli dal vivo appaiono in realtà molto comodi, viene subito voglia di indossarli, un segno molto positivo. Ancora una volta, toccare con mano questi magnifici capi significa scoprire da vicino l’artigianalità sopraffina che costituisce il vero lusso: le cuciture sono perfette e non c’è un filo fuori posto. La giacca imbottita si trovava in una sezione monocromatica sui toni del grigio, che includeva inoltre un parka così pesante da sembrare quasi un accappatoio, oltre ad una serie di top e jeans. Poco più in là erano esposti i (pochissimi) pezzi della collezione originariamente ispirati a Micheal Jackson: un top con profili di lustrini e una giacca decorata con delle perle, che davano l’impressione di essere quasi delle gocce d’acqua. Non poteva che essere questa la sezione dedicata alla popstar.
Alla parete opposta erano appesi gli item più audaci, come una giacca in pelle con la bandiera americana e quella ganese appese al collo, una cappa multicolore, giacche lunghe fino al ginocchio con pantaloni abbinati decorati da un motivo pied de poule creato a partire della forma del continente africano, oltre ad una camicia trasparente con un pattern barocco. Nell’angolo era possibile vedere il capo definitivo della collezione, una giacca in pelle con il pattern di LV che fondeva insieme gli utilitarian vest della collezione SS19 in un capo originale, che non passa inosservato.
Tra le due pareti era stata allestita una sezione dedicata agli accessori della collezione FW19, ancora una volta le diverse sfumature della proposta primaverile sono state sostituite da toni più scuri, con simboli che riprendono l’arcobaleno nelle sua sfumature e nelle sue forme.
Uno degli elementi che era stato maggior causa di dibattito della collezione precedente erano senza dubbio le sneaker, silhouette sportive dal gusto retro, un gusto che continua anche quest’anno, con scarpe ispirate allo skateboard. Anche se non è chiaro quante persone farebbero realmente skate con un paio di queste sneaker.
In conclusione, la collezione FW19/20 di Louis Vuitton ci è sembrata molto più matura, la collezione primaverile era sicuramente più appariscente, ma il numero di capi realmente indossabili era inferiore alla proposta che abbiamo visto oggi. Virgil sembra essere finalmente a suo agio nella sua posizione da LV, una sicurezza ritrovata ben evidente nella collezione invernale e che siamo sicuri continuerà con successo anche in futuro.
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