L'ultima sfilata Fendi firmata Karl Lagerfeld
L'addio del brand romano al geniale designer
21 Febbraio 2019
Quella che è appena in scena non poteva essere la classica sfilata di Fendi.
L’ultima collezione disegnata da Karl Lagerfeld è inevitabilmente segnata dal peso della perdita del geniale creativo tedesco. Quella tra Karl Lagerfeld e il marchio della famiglia Fendi è stata una delle collaborazioni più longeve e prolifiche della storia della moda. Il lavoro di Karl, soprattutto al fianco di Silvia Venturini Fendi, è stato in grado di trasformare definitivamente il laboratorio di pellicceria romana in un brand del lusso venduto in tutto il mondo.
Ero solo una bambina quando ho visto Karl per la prima volta. Il nostro rapporto era molto speciale, fondato su un profondo e genuino affetto. Tra noi c’era un grande apprezzamento reciproco ed un rispetto infinito, Karl Lagerfeld è stato il mio mentore e punto di riferimento. Bastava uno sguardo per comprendersi l’un l’altro. Per me e per FENDI, il genio creativo di Karl Lagerfeld è stato e sarà sempre la luce guida che ha plasmato il DNA della Maison. Silvia Venturini Fendi
La collezione FW19 è un'inno alla femminilità più classica, un ritorno alle origini composto e senza eccessi. In passerella sfilano gli elementi simbolo della casa di moda romana: cappotti doppiopetto, grandi fiocchi bianchi, gonne plissattate su collant logate, e ancora spolverini in pelle, top e gonne in pelle traforata, e soprattutto, la pelliccia, utilizzata sia nella maniera più classica che in un'inedita versione a camicia. Gli accessori non deludono, variazioni infinite della Baguette, portata anche in vita come un marsupio, e della Peekaboo, in pregiatissima pelle, e ancora aderenti stivali sopra al ginocchio con striscia posteriore in contrasto. Le proposte di questa stagione si allontanano dai trend contemporanei, optando per capi classici e senza tempo, in una palette che varia tra beige, bianchi, gialli e qualche accento rosso. L'addio a Karl avviene attraverso la proiezione di un video in cui lo si vede disegnare, firmando lo sketch con la scritta 'Love, Karl', che già decorava la passerella. L'inchino finale lo fa Silvia Venturini Fendi, sola, senza il suo Karl, visibilmente emozionata.
La collaborazione più lunga nella storia della moda
Karl arrivò da Fendi, all’epoca un laboratorio di pellicceria e conceria, nel 1965, come direttore creativo del Ready-to-Wear e delle pellicce. Le abilità tecniche e artigianali della famiglia Fendi si uniscono alla creatività e alla visione del designer tedesco. Da sempre immune a qualsiasi protesta contro l’uso delle pellicce, Karl, imperterrito, rende la pelliccia più leggera, più morbida, un capo versatile e duttile, da indossare tutti i giorni. Per la prima volta la pelliccia, in particolare quella pregiatissima del visone femmina, viene tinta, diventa colorata, viene addirittura ricamata, un’operazione che richiede un’altissima abilità tecnica.
Lagerfeld non lavora solo sul prodotto ma anche sull’immagine e sullo sviluppo del brand, sempre a fianco delle sorelle Fendi, in un rapporto di totale fiducia e collaborazione. Nel 1966 nasce il logo con la doppia F, ancora oggi uno dei simboli più riconoscibili del marchio italiano: come da Chanel, Lagerfeld intuisce prima di tutti che la logomania può diventare un elemento fondamentale per l’immagine di un brand, soprattutto allo scopo di renderlo immediatamente identificabile. Nello stesso anno Lagerfeld disegna la prima collezione di Alta Moda nella storia di Fendi, aprendo il brand a nuovi mercati, in particolare negli Stati Uniti e in Giappone.
Il genio creativo di Karl si unisce inoltre ad un pragmatismo e ad un senso degli affari ineguagliabili. Nel 1969 Karl dà vita alla prima linea commerciale di pellicceria di Fendi, conquistando una fetta ulteriore di pubblico e mercato. Arriva nello stesso periodo l’introduzione di un’altra linea, quella che per antonomasia garantisce i guadagni più sicuri ed immediati ad ogni brand di moda: i cosmetici e i profumi. La consacrazione definitiva arriva negli anni Ottanta, quando Fendi si allontana dalla semplice definizione di marchio di pellicceria, diventando una casa di moda a tutti gli effetti, con accessori maschili, profumi, occhiali e jeans. La tradizione della pelletteria Fendi continua con le creazioni di Silvia Venturini: nasce la Fendi Baguette, ancora oggi una delle borse più desiderate e vendute nella storia della moda.
Da Fendi Karl Lagerfeld sviluppa la concezione di sfilata come vero e proprio spettacolo. Impossibile non ricordare la sfilata del luglio 2017 intitolata Fendi Great Wall of China, che ha trasformato la Muraglia Cinese in una passerella di 1.500 metri, uno degli eventi più memorabili e costosi della storia della moda; o l’incredibile sfilata allestita praticamente all’interno della Fontana di Trevi in occasione del 90esimo anniversario della nascita del brand. Nel 2015 poi Karl da vita a quella che lui stesso definisce Haute Fourrure, la prima sfilata di alta moda di pellicceria. Queste collezioni, presentate una volta all’anno, uniscono il concetto di Couture più puro all’artigianalità sopraffina dei laboratori di pellicceria Fendi, che attraverso l’uso di preziose pellicce, di visone, zibellino, breitschwanz e lince, ha allargato i confini della creatività nella moda.
Karl Lagerfeld lascia un vuoto incolmabile non solo da Fendi, ma nell'intero mondo della moda.