Smells like Prada
La storia e il profumo di un brand
26 Novembre 2018
Quello di Prada non è un mondo fatto solo di abiti e sfilate, è un universo complesso e multiforme che rispecchia la personalità della sua designer, Miuccia. Al suo interno c’è sport, arte, design, ci sono ristoranti e bar e ci sono i profumi. Molti lo ignorano, ma spesso il pezzo più iconico, simbolico (e a volte alche il settore che traina l’economia) di una maison di moda è proprio il profumo, quello che ha il potere di farla conoscere ovunque e da chiunque, essendo il prodotto più economico e facile da reperire. Basta pensare a quello che ha rappresentato Chanel N°5 per il marchio francese. Così, ben conscia del potere evocativo di una fragranza, l’azienda milanese ha fatto il suo debutto in questo campo nel 2004 e, anno, dopo anno, ha continuato a presentare proposte sempre più intriganti. L’ultima? Una reinterpretazione delle sue fragranze del 2016, La Femme Prada e L'Homme Prada, che, per questa stagione diventano Absolu e acquistano un nuovo packaging rivestito in pelle saffiano personalizzato da uno dei pattern più iconici dell’archivio della maison ispirato al pavimento della boutique di Milano. Meglio la novità o una essenza più irriverente come quella dell’amatissimo Prada Candy? Difficile scegliere.
Ecco quello che dovete sapere sul profumato mondo di Prada.
Miuccia’s philosophy.
Le fragranze Prada sono, come ogni elemento prodotto dall’azienda, un'estensione della visione creativa della “Signora Miuccia”.
“Il profumo non è un gioco…è istinto puro.” – ha dichiarata la stilista – “Ricordo la madre di un’amica, quando avevo circa sedici anni, aveva un profumo incredibile, ne ero ossessionata: andavo a casa sua e lo annusavo in bagno. Veniva da un negozietto artigianale in Madison Avenue che non esiste più, si chiamava Shelley Marks. Avevo altri profumi, ma di quello ero veramente innamorata. Era un’ossessione completa. Andavo a New York e lo acquistavo in quel negozietto, dove c’era sempre un uomo anziano che produceva profumi solo in estate con qualche studente. A un certo punto chiuse e ci rimasi malissimo, per me fu una specie di disastro.”
Cercando di replicare la stessa qualità di quel tanto desiderato profumo è nato nel 2004 Prada (Amber).
The first fragrance.
Prada (Amber) segna il debutto del brand nel settore delle essenze. Lanciato sul mercato nel 2004 si basa su quattro ingredienti fondamentali del nuovo profumo: olio di legno di sandalo dell’India, olio di foglie di patchouli indonesiano, la resina di Labdano francese e il benzoino del Siam. Il binomio tradizione e innovazione torna anche nel packaging, che unisce un flacone di forme pure, quasi architettoniche e un nebulizzatore a pompetta che ricorda i profumi d’antan. Il tocco deluxe? Una placchetta di metallo riporta i quattro ingredienti principali e offre l’opportunità di incidervi le iniziali del proprietario.
Candy meets the world of cinema.
Prada Candy è la fragranza must della casa di moda. Il suo mix di muschi, benzoino alla vaniglia e cuore di caramello è irriverente, spontaneo, sfida le convenzioni, così come il rosa shocking del packaging su cui troneggia un'immagine realizzata dal leggendario illustratore François Berthoud. A completare questo concept di profumo come sinonimo di piacere puro, perfetto per una donna audace e anticonformista c’è la campagna pubblicitaria che ha per protagonista l’attrice francese Léa Seydoux diretta, in tre episodi diversi, da Wes Anderson e Roman Coppola.
Prada Olfactories.
Per raccontare queste sue dieci nuove fragranze pensate per accendere la fantasia dell’inconscio, Prada sceglie dei bellissimi e coloratissimi collage che, come le diverse profumazioni, uniscono misteriosi accostamenti per rappresentare “le esperienze dell’inatteso e del surreale, come un sogno cinematografico che si ricorda solo in parte”.
Vintage minimalism
Less is more. Se c’è una caratteristica che unisce tutte le diverse fragranze presentate da Prada nel corso degli è sicuramente la scelta di essere fedeli ai valori del marchio, ovvero tradizione, innovazione e qualità, ma anche quella di abbinare ad essi un packaging minimalista dal sapore d’antan, che ricorda quello dei profumi delle nonne. Basta guardare e annusare per entrare in un mondo in bianco e nero, che riserva delle insospettabili note contemporanee. Il segreto del successo di Prada?